De Luca su Trump e la guerra in Ucraina: “Se l’Europa la finanzia coi soldi per il Sud noi siamo morti”

Vincenzo De Luca non ha mai rinunciato a parlare anche di politica internazionale, rifiutandosi di avere uno sguardo solo sulla Campania e i fatti italiani. Oggi, in occasione dell'assemblea di Confindustria Salerno, ovviamente uno degli argomenti principali è stato l'effetto dell'attuale scontro in atto fra Stati Uniti ed Europa sulla guerra in Ucraina, conseguente l'aggressione della Russia.
Il presidente della Regione Campania, esponente del Partito Democratico, attacca: «Se a Bruxelles decidono di finanziare i grandi piani di riarmo con i fondi di coesione, il Sud è morto. Come si pensa di finanziare una politica di riarmo? Utilizzando i fondi della coesione territoriale? Noi abbiamo 900 miliardi di euro di fondi destinati alle politiche di coesione, cioè le politiche di riequilibrio dei divari territoriali, sociali e occupazionali».
«Già oggi – ha aggiunto il governatore – c'è una riduzione dei fondi di coesione, cioè i fondi destinati a creare le infrastrutture nel Sud, a tentare di ridurre il divario occupazionale fra Nord e Sud, a tentare di ridurre il divario di genere fra occupati di sesso maschile e femminile. Le donne occupate nel Sud sono neanche il 40%. Se decidono di finanziare le politiche di riarmo con i fondi di coesione, la situazione diventerà drammatica. Non avremo i fondi aggiuntivi per gli investimenti nelle infrastrutture, nell'industria e nelle politiche sociali».
De Luca su Trump: ha il pregio di parlare chiaro
Il discorso verte anche su Donald Trump: «Il mondo è completamente cambiato, tutti gli equilibri realizzati dopo la Seconda Guerra Mondiale e dopo la Guerra Fredda sono saltati. Le iniziative di Trump con il loro primitivismo politico riescono tuttavia a squarciare il velo di ipocrisia e finzioni dell'Europa e delle democrazie. Trump ha un solo pregio: parla chiaro. Assume comportamenti e iniziative non condivisibili ma obbliga tutti quanti a fare i conti con la realtà e la verità delle cose. Trump – ha spiegato De Luca – ha capito prima di noi che con la Russia bisognava parlare.».