De Luca e i suoi suggerimenti per scegliere chi votare alle Elezioni Politiche di settembre
Dopo la pausa estiva, come ogni talk show politico che si rispetti – anche se qui è più un evento teatrale, un monologo per la precisione – Vincenzo De Luca riprende i suoi tradizionali venerdì on-line, con la "finta" diretta Facebook, in realtà registrata qualche ora prima dagli uffici del Genio Civile di Salerno.
Fra situazione Covid-19 e varie questioni regionali, il presidente della giunta regionale della Campania non può tralasciare l'argomento-principe, ovvero le Elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Fra i candidati c'è suo figlio, il vicecapogruppo Pd alla Camera uscente Piero De Luca, blindato nel ‘feudo' del genitore a Salerno, ma ci sono anche il suo vice Fulvio Bonavitacola e il consigliere regionale e pretoriano deluchiano Luca Cascone. Dunque il governatore per "quieto vivere" non ha strali polemici né contro il Partito Democratico né contro due dei suoi bersagli preferiti, ovvero i ministri Roberto Speranza e Dario Franceschini, entrambi paracadutati dal Partito Democratico in seggi blindati a Napoli.
Però De Luca zitto non sta. E con un tono allusivo e ovviamente sarcastico dice e non dice. Cerca di fornire vere e proprie «istruzioni per l'uso» ai suoi elettori-ascoltatori per convincerli su chi votare. Non fa nomi, ma i riferimenti sono piuttosto chiari:
Bisogna stare molto attenti. La cosa più facile in politica è parlare, la cosa più difficile è fare. Nelle campagne elettorali si parla molto: cercate di capire tutti chi è in grado di fare, oltre che di parlare. Ci si può appassionare e innamorare di singole personalità politiche.
Poi arriva il momento della verità rappresentato dalla concretezza e dalla capacità di realizzazione.
Già abbiamo avuto in Italia esperienza di fiammate e innamoramenti. Ci innamoriamo di qualche forza politica o di qualcuno, poi passano i mesi e gli anni e i palloncini si sgonfiano. Cerchiamo di essere attenti.
Sul fronte Covid spiega che in questa estate si è spesso visto come «l'unico che girava con la mascherina»:
Ero l'unico a indossarla, ad un certo punto ho avuto paura che chiamassero gli infermieri per ricoverarmi. Noi stiamo attenti e verifichiamo ciò che succede a settembre. In queste settimane centinaia di migliaia di persone hanno prodotto anche un rimescolamento sociale e dobbiamo capire a 2-3 settimane di distanza, cosa succede. Noi abbiamo il dovere di restare pronti all'emergenza e non ci possiamo distrarre.