De Luca parla della Palestina ma non di Franco Alfieri nella diretta video sui social
Quarantadue minuti tra guerra in Palestina, Lep e autonomia differenziata, manovra economico-finanziaria del governo Meloni, ma nessun cenno di Vincenzo De Luca, nel suo tradizionale video del venerdì trasmesso in diretta social, sui casi giudiziari che coinvolgono uno dei suoi fedelissimi. Parliamo di Franco Alfieri, il sindaco di Capaccio-Paestum arrestato giovedì 3 ottobre nell'ambito di una inchiesta su affidamento di appalti pubblici.
Alfieri è considerato uno degli uomini politici più legati all'attuale presidente della Regione Campania ne è stato anche capo della segreteria politica prima di tornare a fare il sindaco. Attualmente era presidente della Provincia di Salerno e dei comuni dell'Alto Cilentano. Alfieri, ad ora in carcere a Fuorni, è stato sospeso dalle funzioni di sindaco e capo della Provincia. Ieri era stato sospeso dal Partito Democratico. Silenzio del governatore anche su un altro uomo forte delle sue liste civiche, il consigliere regionale Giovanni Zannini, di Mondragone (Caserta), da ieri indagato per corruzione.
Se però da Vincenzo De Luca e dal figlio Piero, parlamentare del Pd, non vi è alcun commento, un altro fedelissimo deluchiano, il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che commenta: «Dal punto di vista umano sono vicino a Franco Alfieri e credo che potrà dimostrare in tempi brevi la sua estraneità ai fatti attribuitegli».
Sul silenzio ironizza il capo della Lega in Campania, Gianpiero Zinzi: «Prendiamo atto che la diretta di De Luca non è una comunicazione istituzionale ma semplicemente una velina di partito noiosa e prevedibile. Mentre continua a sciorinare le sue (infondate) preoccupazioni sull'economia del Paese, che come riconoscono i principali istituti e gli ultimi dati, è assolutamente stabile e in crescita, non abbiamo sentito mezza parola sull'arresto di Alfieri, suo colonnello e amministratore fedele. Non è più il Crozza di una volta».