«Da oggi in poi la Regione Campania parlerà solo dei problemi dei nostri concittadini. Vi avverto, quindi, niente domande di politica politicante perché non ce ne frega assolutamente niente». Per Vincenzo De Luca «politica politicante» sono le domande sulle Elezioni Regionali nel 2025 oppure quelle sul suo fedelissimo Franco Alfieri, arrestato pochi giorni fa? Non si sa.
Intanto il presidente della giunta regionale campana, iniziando il suo ultimo anno di questo secondo mandato, ha fatto chiaramente capire di essere entrato in modalità campagna elettorale. Sono già iniziate da qualche giorno le paginate autocelebrative sui giornali che parlano della Regione Campania prima in legalità.
E lui rincara: «Da oggi si parla dei problemi della Campania e tutte le scelte che faremo nei prossimi mesi sono le scelte di cui hanno bisogno la regione, i nostri concittadini e le nostre imprese. Spiegheremo bene tutto quello che stiamo facendo. Il lavoro per i nostri giovani non viene dalla politica politicante, viene da una dedizione totale, quasi ossessiva, all'attività dell'amministrazione, ed è quello che faremo nei prossimi mesi».
Dunque nessun cenno alle vicende giudiziarie che riguardano la politica campana, l'arresto del sindaco di Capaccio-Paestum ma nemmeno l'indagine che coinvolge il consigliere regionale Giovanni Zannini, eletto in una sua lista civica. E non un cenno , nemmeno una battuta sulla contestata l'opera di Gaetano Pesce, il pulcinella stilizzato in piazza Municipio da 200mila euro, su cui si ironizza per la sua forma fallica: «Non l'ho vista. Io sono concentrato su altro, ho un animo poetico ma non fino a questo punto».