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De Luca fa la conferenza di fine anno. Che diventa l’inizio della campagna elettorale per le Regionali 2025

De Luca pensa al 2025, l’anno delle Elezioni Regionali. E nella conferenza stampa di fine anno annuncia una manifestazione per la pace a febbraio.
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La chiama «rivoluzione democratica della Campania». E già tanto basta per immaginare il 6×3 sfondo blu ministeriale affisso in ogni dove tra Napoli e Salerno. Vincenzo De Luca nella sua conferenza stampa di fine anno 2024 presenta, come al solito, un fascicoletto di cose fatte e messe in campo per l'anno che verrà. La sua non sembra affatto l'ultima conferenza di fine anno di un governatore ormai giunto al secondo mandato ma bensì l'inizio della campagna elettorale per le Regionali 2025. La parola d'ordine è quella di sempre: «straordinario».

«Guardiamo al bilancio straordinario della Regione Campania nel 2024 ma al di là del bilancio stiamo ora guardando al 2025 e agli anni futuri per completare la rivoluzione democratica avviata in Campania. Non possiamo perdere tempo sulla sanità e sui cantieri allestiti per l'investimento rapido dei fondi che abbiamo avuto da Roma con un anno e mezzo di ritardo. Ora non dobbiamo perdere tempo, non abbiamo più da perdere neanche un minuto per utilizzare appieno le risorse disponibili, aprire i cantieri e creare lavoro».

E così il presidente uscente della Regione Campania, convinto di potersi ricandidare ad un terzo mandato a dispetto del divieto di legge e nonostante abbia contro (al momento) il Partito Democratico e la coalizione di centrosinistra che dovrebbe sostenerlo, inanella promesse: «Stiamo realizzando, unica Regione in Italia, dieci nuovi ospedali a cominciare dal nuovo Santobono, dal Ruggi d'Aragona, dagli Incurabili, dal San Paolo e poi Castellammare di Stabia, Sessa Aurunca, Giugliano. Uno sforzo gigantesco, 3 miliardi di investimenti, un lavoro enorme che stiamo facendo sulla sanità per arrivare tra marzo e aprile a essere la Regione che ha i tempi più brevi nelle liste di attesa».

La lista dei desideri va da impianti a trasporti fino alla gestione dell'acqua: "Autonomia idrica: dobbiamo realizzare 16 invasi collinari per essere tranquilli negli anni futuri. Completiamo il programma di acquisto dei mezzi per il trasporto pubblico locale, vedremo in servizio i primi treni nuovi sulla linea Napoli-Sorrento. A Napoli riqualificazione di tutta piazza Garibaldi con la costruzione della nuova sede della Regione Campania, l'interramento del fascio binari dell'Eav quindi l'allargamento della piazza, la realizzazione di un parco pubblico a via Ferraris. Lavori per riqualificare il conservatorio di San Pietro a Majella,. Non si può – conclude – non essere sinceramente soddisfatti».

Non solo: c'è spazio anche per un evento di piazza: «Il primo febbraio faremo una manifestazione per la pace nel Duomo di Napoli – annuncia -. Ringraziando il cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli, il governatore ha spiegato di seguire la "linea di Papa Francesco". "Nei notiziari televisivi  mi è capitato di ascoltare di qualche protesta per i missili che dalla Russia arrivavano a Natale in Ucraina. Una cosa ignobile sicuramente. Non ho sentito nessuna parola ricordare quattro bambini morti a Gaza di freddo a Natale. Solo il Papa ha il coraggio di parlare un linguaggio di verità. Faremo come il Papa: continueremo a insistere testardamente per tenere viva l'esigenza di pace e per evitare che le giovani generazioni siano sempre più assuefatte pure dalle immagini di bombardamenti, di violenza, di massacri, di genocidio. Siamo al punto che distinguiamo se sono atti di genocidio o semplicemente massacri o morti di fame e di sete o bambini operati a Gaza senza anestesia».

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