Nuovo Dpcm, De Luca non vuole la chiusura per alcune regioni, ma provvedimenti nazionali
In un modo o nell'altro Vincenzo De Luca si deve mostrare contrario alle decisioni del governo sul Covid. Anche oggi non fa eccezione: in attesa del nuovo Dpcm del governo Conte, il presidente della Regione Campania fa già sapere quale sarà la sua posizione al vertice delle Regioni con il governo e la protezione civile nazionale di oggi pomeriggio. La Campania sostanzialmente non è d'accordo su chiusure territoriali ma cerca provvedimenti su base nazionale, senza differenti misure previste a seconda delle Regioni. In sintesi: chiudere tutto per tutt'Italia, che è poi il «lockdown totale» che De Luca aveva chiesto due settimane fa.
Una cosa è certa: la Regione manterrà operative le sue ordinanze più restrittive: chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e 100% didattica a distanza e stop alla mobilità interprovinciale in Campania. Il coprifuoco con tutta probabilità sarà ulteriormente inasprito dal nuovo Dpcm.
Ieri Vincenzo De Luca nel corso della conferenza Stato-Regioni per ascoltare gli enti locali in vista della stesura del nuovo decreto, ha chiesto a Palazzo Chigi un pacchetto di sostegno: estensione dei congedi parentali, con modifica che porti al cento per cento dello stipendio, a vantaggio dei genitori con figli di età compresa tra zero e 16 anni, la concessione di un corrispettivo bonus famiglia ai lavoratori autonomi. E poi nuove misure anti-caos: provvedimenti di ordine pubblico frenare la mobilità e gli assembramenti nelle piazze e sui lungomare e un piano straordinario di controllo da parte delle forze dell'ordine per il rispetto delle ordinanze.
Palazzo Santa Lucia chiede infine «l'assoluta contemporaneità delle misure del Governo di contenimento dell'epidemia, con quelle previste e annunciate a sostegno alle categorie colpite già dalla crisi, che subiranno ulteriori ricadute sul piano economico».