Covid Campania, De Luca: “Quest’anno Natale e Capodanno non esistono o a gennaio sarà ecatombe”
“La Regione Campania è contraria a rilassamento, all'apertura della mobilità, alle manfrine tra Comuni grandi e piccoli, del che fare a Natale, Vigilia e Capodanno. Noi dobbiamo sapere che in queste due settimane ci giochiamo il futuro del Paese. Se ci sarà una ecatombe a gennaio oppure no. Quest'anno Natale e Capodanno non esistono, devono essere giorni di raccoglimento familiare e religioso ma non delle feste normali”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto al consueto appuntamento in streaming del venerdì sul suo profilo Facebook.
De Luca: "Siamo in guerra"
"Siamo in guerra – incalza De Luca – Gennaio sarà decisivo perché avremo il picco influenzale e se abbiamo una ripresa forte del contagio e l'esplosione di influenza normale non avremo la possibilità di fare le vaccinazioni anticovid. E, a catena, avremo un prolungamento del problema del contagio per mesi. Abbiamo visto a Torino e Milano cosa è successo appena usciti dalla zona rossa: una valanga di persone nella movida. Possiamo anche impiccarci con le nostre mani. Ma noi resisteremo oggi alle spinte demagogiche".
A Napoli ancora mille contagi al giorno
"Abbiamo un problema a Napoli – prosegue il governatore – dove abbiamo un migliaio di contagi al giorno e dobbiamo essere attenti. Faccio appello ai cittadini della provincia di Napoli e di Caserta, dobbiamo essere estremamente rigorosi. Abbiamo isolato e messo in quarantena il campo rom di Scampia ci stiamo sostituendo come Regione Campania, protezione civile e Asl Napoli 1 al Comune di Napoli da cui non riusciamo ad avere un bagno chimico. Ma anche un Comune di mille abitanti ci riesce, qui se non ce la Regione restiamo a piedi. stiamo cercando di spegnere questo focolaio".
"Oggi 140 ricoverati in terapia intensiva"
"I dati di oggi – conclude De Luca – indicano che restiamo la Regione con il tasso più basso d'Italia per i decessi Covid. Nelle terapie intensive ci sono 140 ricoverati, nessun nuovo ricovero, siamo a metà dei ricoveri del Veneto, meno della metà del Piemonte, un terzo della Lombardia. Abbiamo ospitato in un contesto di difficoltà tutti i pazienti in ospedale, non li abbiamo messi con i materassini a terra. Ormai il 90% di chi fa tampone riceve il risultato in 24 ore con SMS. Siamo la prima regione nel tempo di attesa tra sintomi e diagnosi in 24 ore".