L'importante è evitare le domande specifiche, quelle su fatti concreti e su cui non si può scherzare: in questo Vincenzo De Luca non è differente da tanti altri politici. Dunque per lui meglio Fabio Fazio e gli svolazzi sul Partito Democratico ed Elly Schlein, meglio "Muschio Selvaggio" con Fedez dove si parla di tatuaggi, Rosa Chemical e del rapper Shiva. A questo punto si teme possa insidiare pure Fiorello: rischiamo seriamente di trovarcelo seduto al microfono di "Viva Rai2!". Intrattenimento mischiato alla chiacchiera e senza vero contraddittorio: ognuno dice la sua e De Luca ovviamente ha tutto da guadagnare. Motivo? Per un politico che governa un processo locale è fondamentale non essere messo all'angolo sui fatti che riguardano il suo territorio. Per la Campania i fatti sono ad esempio la situazione del sistema sanitario regionale, le liste d'attesa, i disagi e l'affollamento delle strutture.
Il presidente della Regione Campania è in tour mediatico per il suo nuovo libro in cui sostanzialmente attacca il Partito Democratico che non vuole ricandidarlo per la quarta volta alla presidenza dell'ente (al momento è vietato per legge, De Luca è alla seconda legislatura consecutiva da governatore). È la solita solfa anche da Fedez e Marra: «Siamo la prima regione d'Italia per il pagamento dei farmaci», poi parla del trasporto scolastico agli studenti, parla dello psicologo di base e dell'ondata positiva di turismo e si presta a giocare sulla musica trap che non conosce.
E ha un giudizio su tutti, ovviamente: da Elly Schlein a Pierluigi Bersani, da Roberto Saviano. Parla dell'educazione siberiana all'ombra del Partito Comunista Italiano a Salerno con la saggezza di un maestro Maestro Miyagi della politica, elargisce lezioni, impossibile fargli fare una autocritica come tenta di fare Davide Marra, il "poliziotto cattivo" del Muschio Selvaggio.
Alla fine il «ti voglio bene» rivolto a Federico Fedez parlando dei problemi di salute del musicista e marito di Chiara Ferragni riporta De Luca più ad una dimensione da personaggio televisivo, da creator : visto il modo di parlare e come si sente a suo agio in questi contesti è un cosplay della politica, un influencer, somiglia a Fedez più di quanto egli stesso non ammetta.