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I dati del contagio: perché la Regione Campania ha deciso di chiudere le scuole fino al 29 gennaio

De Luca ha consegnato al Tar gli atti che sostanziano la decisione di chiudere le scuole in Campania. Ne deriva un quadro drammatico dell’avanzare dei contagi. Saturo anche l’ospedale pediatrico Santobono.
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Nel motivare innanzi al Tar della Campania la decisione di chiudere le scuole in presenza per 3 settimane, la Regione di Vincenzo De Luca ha prodotto atti e grafici sull'andamento della pandemia Covid-19 sul suo territorio di competenza, in particolare su come la variante Omicron sia stata capace di contagiare migliaia di persone in pochi giorni, rischiando di intasare il sistema sanitario regionale.

In 17 pagine fra grafici e relazioni, Unità di Crisi del 7 gennaio 2022 relaziona la Regione Campania sulla pandemia. La conclusione è preoccupante: entro febbraio sistema sanitario saturo se continua così:

L’aumentata pressione sui servizi ospedalieri, osservata nell’ultima settimana ha portato il valore di Rt di ospedalizzazione ad 1,78 con una ulteriore proiezione di crescita nella prossima settimana. Pertanto la probabilità di raggiungere le soglie di occupazione posti letto di Terapia Intensiva e di area medica supera il 50% nel prossimo mese.

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La difesa dell'Ente regionale è secca: non abbiamo vìolato il decreto legge n.111/2022, quello che consente alle Regioni di intervenire solo quando è «provata una condizione di eccezionale e straordinaria necessità». La condizione, secondo De Luca, c'è ed è sintetizzata in 4 punti:

  • Rt di ospedalizzazione pari a  1,78, che indica il raddoppio dei ricoveri  Covid in arco settimanale;
  • esaurimento posti letto pediatrici Covid, nella regione con popolazione più giovane d’Italia;
  • blocco già decretato delle attività sanitarie di elezione;
  • previsione di certo esaurimento di posti letto di degenza Covid nel breve periodo in mancanza di misure immediate;

La Regione poi attacca il decreto del governo Draghi su scuola e quarantene definendolo «inattuabile»:

Le misure previste dal decreto governativo sono inattuabili e del tutto virtuali, almeno nel territorio regionale della Campania,  tenuto conto che  vi è impossibilità di assicurare il contact tracing  e insostenibilità dei carichi da parte delle ASL, attestata dai dirigenti scolastici e da tutti i Direttori generali delle Asl campane. In caso di sospensione dell’ordinanza vi sarebbe un danno irreparabile per la popolazione giovanile data la previsione del  picco dei contagi  per fine gennaio,  in presenza di una bassissima  percentuale di vaccinazione sotto i 12 anni.

Le misure previste dall’ordinanza regionale sono equilibrate e proporzionate: tutte le scuole sono  aperte; si prevedono solo tre settimane di didattica a distanza per medie inferiori ed elementari.
Tre settimane di respiro per i Presidi, i Sindaci e le Asl che ne hanno fatto richiesta  per ampliare la fascia dei vaccinati e  scavallare il picco dei contagi.

Sul fronte ospedaliero pediatrico, la Regione rivela una cosa molto grave: al Santobono non ci sono più posti letto Covid disponibili già dall'8 gennaio:

A triste conferma dei dati riportati, si segnala che, in data 8 gennaio 2022, il direttore sanitario dell'Ospedale Santobono Pausilipon ha comunicato l'avvenuta saturazione di tutti i posti letto della Uod Pediatria Covid, rappresentando al 118 regionale l'impossibilità di disporre trasferimenti presso la struttura.

È evidente, sulla base dei dati acquisiti, che l'eventuale sospensione dell'ordinanza impugnata determinerebbe un danno gravissimo quanto irreparabile al sistema sanitario campano e ai cittadini campani, in termini di pressoché certo ulteriore picco dei contagi e dei decessi e di gravissima pressione sul sistema sanitario, in una situazione già fortemente critica».

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