Dal 2 al 5 settembre, Procida si trasforma in un museo a cielo aperto
A partire da domani, 2 settembre, Procida indosserà l'abito da sera e consoliderà ulteriormente il suo status di Capitale europea della cultura. L'isola del Postino, infatti, ospiterà una mostra diffusa organizzata da Italics, un consorzio che riunisce oltre sessanta tra le più autorevoli gallerie italiane d’arte contemporanea, moderna e antica.
Procida: la mostra di Italics tra passato, presente e futuro
L'evento, denominato "Panorama", ha l'ambizione di porre in relazione epoche, prospettive e universi apparentemente distanti tra loro per raccontare la meravigliosa varietà di stili, materiali e soluzioni che hanno caratterizzato gli orizzonti creativi di ogni tempo. Per centrare l'obiettivo è stato allestito un percorso espositivo che abbraccerà cinque secoli di storia dell’arte, dall’antichità al contemporaneo, con grande attenzione alla produzione italiana e un focus specifico sulle specificità proprie del contesto napoletano.
Evento nel ricordo di Marisa Albanese
Per questa via, le opere in mostra a Procida daranno vita a un itinerario eterogeneo e variegato che annovererà, tra gli altri, le sculture e le installazioni lasciate in eredità dalla compianta artista napoletana Marisa Albanese, deceduta lo scorso 21 agosto dopo aver combattuto per lunghi anni con una grave malattia. Inoltre, troveranno spazio i lavori di autrici e autori come Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, Italia, 1934), Salvatore Arancio (Catania, Italia, 1974), Gianni Asdrubali (Tuscania, Italia, 1955), Rosa Barba (Agrigento, Italia, 1972), Noah Barker (California, USA, 1991), Per Barclay (Oslo, Norvegia, 1955), Robert Barry (New York, USA, 1936) e Elisabetta Benassi (Roma, Italia, 1966).
La curatela dell'evento è stata affidata a Vincenzo de Bellis, direttore associato e curatore per le arti visive del Walker Art Center di Minneapolis, che ha auspicato che la mostra possa rappresentare "Un’occasione nuova per avere un coinvolgimento davvero ravvicinato e diretto con le opere. Troppo spesso nel recente passato abbiamo visto come i tentativi di conciliare l'aspetto estetico dell’arte con quello sociale, siano andati a volte a scapito dell'estetica e molte altre volte a scapito del sociale. Panorama vuole riequilibrare questa dinamica, portando il valore estetico dell’arte a essere davvero inclusivo, sostenibile e in rapporto di scambio reciproco con il territorio".