Dai napoletani tanti regali per gli afghani scappati dal regime dei talebani
Tanta solidarietà, ma su questo c'erano pochi dubbi, per i profughi afgani arrivati qualche giorno fa a Napoli da Kabul, dove sono sfuggiti al ricostituito regime taliban. In questi giorni i rifugiati (ancora devono ottenere lo status formale ma l'iter è iniziato) hanno ricevuto o stanno ricevendo la prima dose di vaccino Pfizer presso il Covid Residence dell'Ospedale del Mare da parte del personale della Asl Napoli 1 Centro così come disposto dall'Unità di Crisi della Regione Campania. Nella giornata di domani saranno invece eseguiti i tamponi di fine quarantena a tutti gli ospiti, compresi i bambini.
Ciò che caratterizza questi giorni è l'arrivo di tante cose – soprattutto giocattoli e indumenti – dopo la "chiamata di solidarietà" per convogliare presso l'associazione Il Quadrifoglio di Ponticelli (tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 16 alle 19, numero 388.3874980) abiti o altri generi (non alimentari, non denaro) che potessero risultare utili a chi una notte è dovuto scappare da casa lasciando tutto.
E così è stato organizzato un "mercatino gratuito" con i generi di prima necessità e l'abbigliamento nuovo raccolto dalla Protezione civile regionale attraverso le donazioni. Sono state fornite a ciascun ospite anche valigie utili per i successivi trasferimenti, un kit per l'igiene personale e il servizio barbiere. Per migliorare le condizioni di permanenza, è stato adeguato il regime alimentare alle esigenze espresse dalle famiglie presenti.
Alcuni profughi hanno patologie croniche (diabete, ipertensione, ecc…), lo hanno spiegato ai medici e hanno ottenuto i farmaci per le loro terapie. «È in via di miglioramento – spiega una nota della Regione Campania – la paziente ricoverata al Presidio Ospedaliero Ospedale del Mare sottoposta ad intervento chirurgico: il decorso post-operatorio non presenta criticità, ma sarà necessario un iter riabilitativo di un paio di mesi. I due neonati presenti nella struttura di Ponticelli sono visitati periodicamente dal neonatologo: allo stato non sono emerse criticità»
Prosegue, intanto, l'attività di supporto psicologico a cura dei volontari della Protezione civile della Regione Campania. È in corso l'approfondimento, nell'ambito dei colloqui in essere, delle professionalità e dei curricula di ciascun ospite, al fine di agevolarne l'inserimento lavorativo.