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Da oggi su Raiplay non ci sono più tutte le commedie di Eduardo De Filippo

Come annunciato, addio alle commedie di Eduardo De Filippo sulla piattaforma streaming Rai. La notizia è che potrebbero ritornare presto. Ma si doveva arrivare a tanto?
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Le commedie di Eduardo De Filippo non sono più fruibili sulla piattaforma streaming della Rai. Se cerca, infatti, su Raiplay, non si trovano più le più belle interpretazioni del drammaturgo napoletano, ai vertici del Teatro italiano del Novecento.

Come anticipato da Fanpage.it, dunque, addio – per il momento – a meraviglie come "Natale in Casa Cupiello", "Il sindaco del rione Sanità"; "Non ti pago"; "Filumena Marturano" nella versione con (Regina Bianchi e in quella con Titina De Filippo);  "Napoli milionaria"; "Questi fantasmi"; "Ditegli sempre di sì";  "Uomo e galantuomo"; "Gli esami non finiscono mai".

Cosa resta di Eduardo sulla piattaforma della Tv di Stato Italiana? I rifacimenti di Sergio Castellitto ("Cupiello" e "Sabato, domenica e lunedì") con regia di Edoardo De Angelis, il Filumena Marturano con Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera, "I fratelli De Filippo", storia di Eduardo, Peppino e Titina per la regia di Sergio Rubini, "Il sindaco del Rione Sanità" di Mario Martone e "Il nostro Eduardo", documentario di Didi Gnocchi.

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Dopo le legittime proteste degli appassionati di teatro e di Eduardo, Raiplay ha risposto così agli utenti:

la presenza dei titoli nel nostro catalogo on demand è soggetta a rotazione.
Inoltre la disponibilità dei contenuti su RaiPlay è legata ai diritti di sfruttamento web detenuti da Rai, che incidono sull'offerta editoriale.
Per i contenuti in diritti, data la ricchezza della produzione Rai non è possibile avere a disposizione tutti i contenuti contemporaneamente ed immediatamente.
Nel tempo la nostra offerta verrà senz'altro ampliata sulla base dei contenuti per i quali la Rai detiene i diritti di sfruttamento web.

Cosa significa, dunque? Che una volta ricontrattati i diritti per la riproduzione streaming del catalogo eduardiano quest'ultimo dovrebbe tornare nella disponibilità degli utenti. La domanda è d'obbligo: perché arrivare a questo?

Perché la Rai non ha garantito continuità alla presenza delle opere di uno dei più grandi autori del Novecento europeo, celebrato e rappresentato  ancor oggi, in tutto il mondo?

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