Da Napoli banconote false in tutto il mondo: vendute sul dark web e acquistate in criptovalute
Una vasta operazione a Napoli e provincia è stata portata a termine questa mattina, venerdì 13 gennaio, dai carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria: su disposizione della Procura di Napoli, i militari dell'Arma hanno eseguito ordinanze di cautelari nei confronti di 8 persone, accusate di far parte di una organizzazione dedita alla stampa e al commercio di banconote false in tutto il mondo. Nella fattispecie, una persona è finita in carcere, cinque agli arresti domiciliari, mentre per le altre due persone è scattato il divieto di dimora nella provincia di Napoli.
Le banconote venivano vendute sul dark web: i pagamenti in criptovalute
I carabinieri hanno avviato le indagini nel luglio del 2018: monitorando i principali marketplace sul dark web e i social network, i militari dell'Arma hanno scoperto l'esistenza dell'organizzazione criminale, con base nella provincia di Napoli e con terminali in molte città italiane (Gorizia, Firenze, Catania, Salerno) e all'estero (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Ucraina). Le banconote false venivano vendute proprio sul dark web e si potevano acquistare soltanto con criptovalute.
I soldi falsi venivano stampati ad Arzano: arrestati anche 31 clienti
Nel corso delle indagini, i carabinieri – che si sono avvalsi anche della collaborazione delle autorità dei Paesi interessati e dell'Europol – hanno potuto sequestrare 41 plichi contenenti le banconote false che stavano per essere consegnati in Italia e all'estero, nonché numerosi esemplari delle suddette banconote false (da 20, 50 e 100 euro) per un ammontare di 120mila euro. I militari hanno anche scoperto una stamperia clandestina ad Arzano, nella provincia di Napoli, attrezzata con strumenti molto sofisticati. Contestualmente, sono stati arrestati anche 31 clienti, in Italia e all'estero, colti in flagranza ad acquistare le banconote false sul dark web.