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Chiude le scuole per allerta maremoto, il sindaco di Portici: “Noi lasciati soli in balìa delle notizie”

Lo sfogo di Enzo Cuomo, il sindaco di Portici, dopo aver chiuso le scuole per “allerta maremoto” causato dal terremoto in Turchia e Siria.
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Enzo Cuomo
Enzo Cuomo

Ore 6 del mattino: il sindaco di Portici, una delle città più densamente popolate d'Italia, quadrante Sud in provincia di Napoli, area Vesuviana ma affacciato al mare, riceve la telefonata che lo informa dell'allerta maremoto della Protezione Civile. Un allarme dovuto al devastante terremoto in Siria e Turchia magnitudo 7.5 con repliche altrettanto distruttive fino a magnitudo 7.9 della scala Richter.

Enzo Cuomo decide di chiudere le scuole e scriverlo su Facebook, in attesa di firmare l'ordinanza. Sono quasi le 7 del mattino e la quotidiana macchina delle famiglie con figli da mandare in classe si ferma guardando le chat scolastiche: oggi niente scuola. Ma si scatena l'inevitabile polemica: un provvedimento del genere ha senso? Se davvero vi fosse un maremoto non avrebbe senso senza una evacuazione della zona, tanto più che nel frattempo la Protezione civile italiana ha fatto rientrare l'allerta generalizzata.

Bersagliato dalle polemiche Cuomo decide di replicare a mezzo social. E siccome il personaggio è fumantino di suo, su Facebook decide di andarci giù duro. E di raccontare la sua mattinata:

Alle 6 di questa mattina ho ricevuto una telefonata dal comandante della stazione dei Carabinieri di Portici e poco dopo le 6 dalla Prefettura di Napoli con cui ci comunicavano che c'era un pericolo di maremoto sulle nostre coste.

Non essendo un meteorologo-oceanografo o esperto di terremoti e maremoti ho dovuto immediatamente valutare i primi provvedimenti precauzionali e a scopo cautelativo. Abbiamo immediatamente interdetto l'area di accesso alla zona Granatello e l'area portuale, e deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado.

Confesso che al momento della telefonata alle 6 del mattino stavo dormendo e dopo pochi minuti eravamo già operativi con le prime decisioni da assumere in riunione da remoto con il Centro Operativo Comunale.

La comunicazione formale della revoca dell'allerta maremoto è giunta solo alle 7.42 e per motivi logistico-organizzativi risultava impossibile disporre la riapertura delle scuole dopo averne disposta la chiusura.

Per evitare la fiumana di polemiche e ironie che qualche anno fa travolte un suo ex collega, Luigi De Magistris che da sindaco di Napoli più volte decise di chiudere le scuole per allerta meteo, Cuomo attacca chi lo prende in giro. Ma se la prende pure con la Protezione Civile, pur senza mai citarla direttamente:

Ovviamente come sempre un sindaco viene lasciato in balia delle "onde istituzionali" di organi di governo dello Stato le cui comunicazioni non sono sempre tempestive come dovrebbero in casi del genere.

Ma la cosa veramente assurda è dover dar conto ad un manipolo di commentatori "comodamente distesi nel loro letto" che una volta svegliati si mettono a giudicare le decisioni dovute prendere in pochissimo tempo con informazioni che indicavano pericoli seri.

La comunicazione via social è stata inoltrata solo dopo aver pubblicato l'avviso sul sito istituzionale del Comune di Portici.

Credo di aver agito correttamente ed in coscienza sulla base delle notizie ufficiali di cui disponevo al momento in cui ho preso le decisioni.

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