Cuginette stuprate a Caivano, scarcerato anche il secondo maggiorenne del gruppo
É stato scarcerato anche il secondo maggiorenne del gruppo di 9 giovani accusati di avere in più occasioni stuprato le due cuginette di 10 e 12 anni del Parco Verde di Caivano (Napoli): il gip ha disposto gli arresti domiciliari in casa di un familiare, in provincia di Udine, con l'applicazione del braccialetto elettronico. I fatti, risalenti agli scorsi mesi estivi, erano stati ricostruiti sulla scorta delle dichiarazioni delle due ragazzine; riscontri erano stati ottenuti dall'analisi dei cellulari degli indagati, nei quali erano stati trovati alcuni video che riprendevano i rapporti sessuali.
Nei prossimi giorni le due ragazzine verranno nuovamente ascoltate dai pm della Procura di Napoli Nord e della Procura per i Minorenni di Napoli nel corso di un incidente probatorio per ulteriori approfondimenti sul loro racconto alla luce degli sviluppi investigativi.
Indagato maggiorenne scarcerato: ai domiciliari a Udine
Il ragazzo scarcerato oggi, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, non avrebbe violentato in prima persona le due ragazzine ma è stato ugualmente accusato di violenza sessuale di gruppo in quanto la sua presenza era valsa ad aumentare la forza intimidatrice del branco; inoltre era stato appurato che aveva inoltrato ad un altro degli indagati un video che riprendeva un rapporto sessuale con una delle due cuginette, girato all'insaputa della ragazzina e che il giovane aveva ricevuto.
Per la scarcerazione il gip ha valutato la richiesta presentata dall'avvocato difensore, che aveva proposto la misura dei domiciliari in sostituzione del carcere; è stato tenuto in considerazione il comportamento dell'indagato che, durante l'interrogatorio di garanzia del 16 novembre 2023, aveva confessato e si era mostrato pentito. Complessivamente le misure cautelari erano state emesse per 9 giovanissimi, 7 dei quali minorenni, tutti residenti nella zona di Caivano; ad ottobre aveva lasciato il carcere minorile anche uno dei minorenni ed era stato collocato in comunità.
L'altro maggiorenne scarcerato a dicembre
Agli inizi di dicembre l'altro maggiorenne, 19 anni, anche lui come gli altri inizialmente finito in carcere, era stato sottoposto ai domiciliari per ragioni di salute. Il giovane era accusato di avere materialmente partecipato alle violenze sessuali. Secondo i suoi legali era "in precarie condizioni psico-fisiche" ed è affetto da "ritardo mentale di grado medio con difficoltà di apprendimento" che si sarebbe aggravato con la detenzione durante la quale il ragazzo avrebbe sviluppato "uno stato depressivo".