Cuginette stuprate a Caivano, per 4 minori coinvolti scatta la “messa in prova”
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I quattro minorenni ancora coinvolti nello stupro delle due cuginette di Caivano hanno ottenuto tutti una "messa alla prova" della durata di due anni. Per uno di essi era arrivata già ieri, per gli altri tre nel pomeriggio di oggi su decisione del giudice per il Tribunale dei Minori di Napoli, Angela Draetta. Complessivamente, sono sette i minori che furono coinvolti per la vicenda.
Lo stupro riguarda due cuginette di 10 e 12 anni all'interno del Parco Verde di Caivano: per altri tre minori, le cui posizioni sono state ritenute più gravi rispetto agli altri quattro, erano arrivate le condanne a nove anni di reclusione per due di loro, e a dieci anni per un terzo. Diverse invece le posizioni per i due maggiorenni che fecero parte del gruppo: per loro, dopo la condanna in primo grado a 12 anni e 5 mesi il primo, ed a 13 anni e 4 mesi il secondo, è in corso il processo di Appello.
Cos'è la messa alla prova
La messa alla prova è un provvedimento, spiega il Ministero della Giustizia sul proprio portale, che fa sì che il processo sia sospeso e che il minore venga affidato ai Servizi della Giustizia Minorile che, anche in collaborazione con i Servizi degli Enti locali, svolgono nei suoi confronti attività di osservazione, sostegno e controllo". Inoltre, "i Servizi sociali elaborano il progetto di messa alla prova sulla base delle risorse personali, familiari e ambientali del ragazzo ed è fondamentale che il ragazzo accetti e condivida il contenuto del progetto. In caso di esito positivo della prova", spiega il Ministero, "il giudice con sentenza «dichiara estinto il reato»; l’esito negativo comporta invece la prosecuzione del procedimento".