Cuginette stuprate a Caivano, parte il processo di appello per i due maggiorenni del gruppo
I legali di Giuseppe Varriale e Pasquale Mosca, i due maggiorenni del gruppo di giovanissimi finiti sotto processo per lo stupro delle due cuginette di Caivano, stanno valutando il cosiddetto "concordato in appello": si tratta di una sorta di patteggiamento con cui gli imputati rinunciano ai motivi di assoluzione e la pena viene rideterminata con la Procura Generale. La prossima udienza è stata fissata per il 3 aprile 2025.
Si valuta il concordato in appello
Il processo di secondo grado è iniziato ieri, 11 febbraio, davanti alla quarta sezione penale della Corte di Appello di Napoli. Il primo processo per i ventenni si era chiuso il 5 luglio 2024 con dure condanne: 12 anni e 5 mesi di reclusione per Varriale e 13 anni e quattro mesi per Mosca. I legali dei due imputati, gli avvocati Dario Carmine Procentese e Giovanni Cantelli, nel corso dell'udienza di ieri hanno chiesto un breve rinvio per interloquire coi due ragazzi e valutare la richiesta del concordato.
Gli arrestati per gli stupri delle cuginette
I fatti contestati risalgono al periodo tra giugno e luglio 2023; le due ragazzine, di 10 e 9 anni, entrambe del Parco Verde, avevano denunciato di essere state costrette a subire atti sessuali da due distinti gruppi di giovanissimi in diversi luoghi isolati di Caivano (Napoli), tra cui il campo da calcio Faraone e un'area ecologica mai entrata in funzione.
Gli accertamenti avevano portato a individuare 9 ragazzi, di cui due maggiorenni, indagati e poi imputati. Sempre nel luglio scorso c'era stata la condanna per tre dei minorenni (uno di loro nel frattempo aveva compiuto 18 anni): a due di loro erano stati inflitti 9 anni di reclusione, al terzo dieci anni.