Cuginette stuprate a Caivano: niente perizia psichiatrica per maggiorenne imputato, richiesta rigettata
Pasquale Mosca, uno dei due maggiorenni imputati per la vicenda degli stupri alle due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano (Napoli), non verrà sottoposto alla perizia psichiatrica per stabilire se è o meno in grado di intendere e di volere: lo ha deciso la gup Mariangela Guida, davanti al quale oggi è cominciato il processo con rito abbreviato presso il Tribunale di Napoli Nord. L'istanza era stata presentata dal difensore del 18enne, l'avvocato Giovanni Cantelli, ma secondo il giudice la documentazione fornita non era sufficiente per dimostrare che la perizia fosse necessaria.
Insieme a Mosca è imputato il 19enne Giuseppe Varriale (difeso dall'avvocato Dario Carmine Procentese); tra i reati contestati, a vario titolo, ci sono la violenza sessuale di gruppo e la minaccia di diffondere un video degli abusi, condotta che rientra nel revenge porn. Entrambi sono sottoposti agli arresti domiciliari lontano dalla Campania. Complessivamente i giovani sotto processo per le violenze sono 9: oltre ai 2 maggiorenni ci sono anche 7 minorenni, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, per i quali il gip ha disposto il giudizio immediato.
All'inizio dell'udienza sono state ammesse le parti civili, tra cui ci sono i tutori delle due cuginette, ovvero l'avvocata Manuela Palombi e i genitori della bambina più piccola (assistiti dagli avvocati Clara Niola e Giovanni Limpido). In rappresentanza degli interessi collettivi dei minori si è costituita parte civile anche l'associazione Cam Telefono Azzurro (rappresentata dall'avvocato Curcio). Nel corso della prossima udienza, fissata per il 10 maggio, ci sarà la requisitoria della pm Maria Carmen Quaranta e verranno formalizzate le richieste di pena.