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Il crollo alla Vela Celeste di Scampia

Scampia, crollo Vela Celeste: i familiari delle vittime andranno in un immobile confiscato alla camorra

La Giunta Comunale di Napoli ha messo a disposizione due appartamenti che erano appartenuti a un pregiudicato ritenuto legato al clan Di Lauro di Secondigliano.
A cura di Nico Falco
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I familiari delle tre persone decedute a seguito del crollo avvenuto nella Vela Celeste di Scampia verranno ospitati in due appartamenti che si trovano in una palazzina di via Vittorio Emanuele III (dal 2021 via Vincenzo Di Maro), a Secondigliano, di proprietà del Comune di Napoli e confiscata alla criminalità organizzata. Lo ha deciso la Giunta comunale, nella seduta del pomeriggio di ieri, 7 agosto, anche in considerazione delle dimissioni dall'ospedale di due delle bambine rimaste ferite.

La struttura, trasferita dall'Agenzia nazionale al Comune di Napoli, complessivamente 450 metri quadrati, era appartenuta a Domenico Cardone, ritenuto legato al clan Di Lauro di Secondigliano. L'immobile è stato di recente oggetto di un intervento di qualificazione per il suo utilizzo con finalità sociali.

La tragedia risale alla serata del 22 luglio: uno dei ballatoi è crollato mentre sopra c'erano diverse persone, precipitate nel vuoto. Due le vittime nell'immediato, il 28enne Roberto Abruzzo e la 35enne Margherita Della Ragione, mentre la 53enne Patrizia Della Ragione è deceduta il giorno successivo nell'ospedale "Cardarelli", dove era stata ricoverata per le gravissime ferite riportate.

A seguito dell'incidente la Vela Celeste è stata sgomberata. Per sostenere gli sfollati è stato disposto un contributo sociale, la cui erogazione è materialmente partita ieri, con cifre calcolate sulla base del numero di componenti del nucleo familiare e della presenza di anziani o invalidi; nella mattinata numerose persone hanno occupato la Municipalità di Scampia, per protestare per la somma ritenuta insufficiente.

L'assegnazione provvisoria dei due appartamenti, si legge in una nota del Comune, "si affianca alle altre misure approvate dall’Amministrazione comunale per aiutare le famiglie rimaste senza casa a trovare una soluzione abitativa in attesa della realizzazione degli alloggi destinati a quanti vivevano nella vela Celeste, secondo il programma ReStart Scampia". Conclude la nota: "Grazie alle misure approvate dal Governo ad integrazione di quanto già disposto dal Comune di Napoli, l’Amministrazione verserà anche il prossimo anno un contributo per autonoma sistemazione, nella misura già stabilita per il contributo sociale".

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