Crollo nella Vela Celeste di Scampia con 3 morti: una decina di indagati per manutenzione e mancato sgombero
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Una decina di funzionari pubblici, impiegati negli Assessorati e nelle partecipate del Comune di Napoli, sono stati iscritti nel registro degli indagati per il crollo che è avvenuto la sera del 22 luglio 2024 nella Vela Celeste di Scampia e che ha causato 3 morti e 11 feriti, tra cui 7 bambine di età comprese tra i 2 e i 10 anni; tra gli indagati non ci sarebbero amministratori pubblici. L'inchiesta è coordinata dalla Procura di Napoli, le indagini sono delegate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli; i reati ipotizzati dagli inquirenti sono crollo colposo, omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.
Il crollo nella Vela: 3 morti
L'incidente è avvenuto intorno alle 22.30 e ha riguardato un ballatoio al terzo piano della Vela Celeste. Nel crollo sono deceduti il 29enne Roberto Abbruzzo e la 35enne Margherita Della Ragione; due giorni dopo è morta in ospedale Patrizia Della Ragione, 53 anni, madre di Abbruzzo e nonna di quattro delle 7 bambine ferite. Diverse delle piccole ferite erano state ricoverate in condizioni gravissime e in pericolo di vita.
Indagati funzionari del Comune
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Manuela Persico, della sezione "lavoro e colpe professionali", si sono avvalse anche degli accertamenti eseguiti da due consulenti e c'è stata anche una cooperazione tra la Procura di Napoli e la Corte dei Conti della Campania. In particolare gli inquirenti si sono concentrati sulle presunte responsabilità riguardanti la manutenzione della struttura e sul mancato sgombero, disposto diversi anni fa e mai eseguito. Sono stati ascoltati una quindicina di professionisti e ingegneri del Comune e della "Napoli Servizi".