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Cristina Frazzica, travolta sul kayak a Napoli

Cristina Frazzica, morta in kayak a Napoli: individuata la barca che l’ha investita

Le telecamere di villa Rosebery hanno ripreso l’incidente, sequestrate diverse barche che corrispondono al natante che ha travolto la ragazza.
A cura di Nico Falco
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Cristina Frazzica (foto da Facebook)
Cristina Frazzica (foto da Facebook)
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Sarebbero a un punto di svolta le ricerche della barca pirata che, domenica 9 giugno, nelle acque di Posillipo, ha investito la canoa su cui viaggiavano Cristina Frazzica, ricercatrice di 31 anni della PharmaTech Academy della Federico II, e il penalista napoletano Vincenzo Carmine Leone, 33 anni, uccidendo la ragazza: il tipo di natante è stato individuato e la Capitaneria di Porto ha sequestrato diverse barche che corrispondono alle caratteristiche, tra queste ci sarebbe quella dell'incidente. Gli inquirenti avevano recuperato un video, registrato da telecamere di sicurezza, dal quale sarebbero emersi importanti riscontri, anche se non sufficienti all'identificazione certa del natante.

Cristina Frazzica investita e uccisa in mare a Posillipo

Le immagini sono state estrapolate dai sistemi di sorveglianza di Villa Rosebery, una delle tre residenze ufficiali del Presidente della Repubblica, davanti alla quale è avvenuto l'incidente. Per fare luce sulla morte della giovane ricercatrice, nata nel 1993 a Taurianova (Reggio Calabria) ma da tempo residente a Voghera (Pavia), la Procura di Napoli sta lavorando in sinergia con la polizia giudiziaria (Capitaneria di Porto, Polizia Marittima e Vigili del Fuoco). I genitori della vittima sono arrivati dalla Lombardia e hanno incontrato gli inquirenti. Sul corpo della giovane verrà disposta l'autopsia e sarà effettuata una perizia sulla canoa travolta.

"Era un bolide, ci siamo tuffati in mare"

Vincenzo Carmine Leone, il giovane penalista napoletano che era sul kayak insieme a Cristina Frazzica, ha raccontato al quotidiano Il Mattino quei tragici momenti. Ancora sotto choc, ha parlato di "un bolide" che si muoveva ad alta velocità, con la prua "in alto, come se fosse impennata". Non ha visto chi era alla guida né quante persone c'erano sul natante, ma ricorda un unico particolare, che potrebbe rivelarsi utile per le indagini: la pura non era bianca.

I due, ha raccontato, hanno fatto di tutto per richiamare l'attenzione del guidatore ma inutilmente. Così, quando l'impatto era ormai imminente, si sono lanciati in mare. Cristina Frazzica sarebbe stata a quel punto travolta dalle eliche, mentre il giovane avvocato si è salvato, ha spiegato ancora, cercando di restare quanto più tempo possibile sott'acqua. Poi, risalito, ha visto il corpo dell'amica ma non è riuscito ad aiutarla; ha raggiunto il kayak e ha chiesto aiuto ad una imbarcazione di passaggio.

Lutto alla Federico II per la morte di Cristina Frazzica

Cristina Frazzica era, da novembre, allieva del percorso di alta formazione PharmaTech Academy della Federico II di Napoli, frequentava le lezioni presso il Complesso di Scampia. Era a un passo dal concludere il suo tirocinio presso la Nouscom, azienda con sede in Campania che, nella fase di selezione, l'aveva contesa: lo avrebbe ultimato a fine giugno. A luglio avrebbe concluso il percorso formativo. L'università napoletana l'ha ricordata con un post di cordoglio e di vicinanza alla famiglia:

L'Università degli Studi di Napoli Federico II, la Fondazione Centro Nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA, i colleghi allievi della PharmaTech Academy e tutto il personale della sede di Scampia si stringono al dolore della famiglia per la tragica perdita.

Il Prefetto: "Poderoso dispositivo per sicurezza in mare"

Al termine della riunione di stamattina in Prefettura sulla sicurezza in mare, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha spiegato che "c'è un poderoso dispositivo che stiamo mettendo in campo: attraverso le forze di polizia a terra e Roan della Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto a mare, dobbiamo fare un tutt'uno per frenare queste situazioni di illegalità".

Il cordoglio Comune di Taurianova: "Fare chiarezza sulla tragedia"

La ragazza era originaria di Taurianova, cittadina calabrese della provincia di Reggio Calabria; i genitori, benché si fossero da tempo trasferiti a Voghera, erano tornati lì per far nascere lei e la sorella gemella. L'amministrazione comunale ha espresso cordoglio per la tragedia, auspicando che quanto prima venga fatta chiarezza:

Ci facciamo rappresentanti di un sentimento assai diffuso in queste ore nella nostra comunità per una tragedia sulla quale auspichiamo che si faccia quanto prima piena luce per dare verità e giustizia. Vedere spezzata in questo modo così terribile una giovane vita, provoca un moto di rigetto che vogliamo fronteggiare offrendo la solidarietà più totale alla sua famiglia e a quanti la piangono in questo momento, in Lombardia come nella stessa Taurianova.

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