Cozze pescate illegalmente nel Porto di Napoli, pericolose se mangiate: sequestrati 400 chili
Pescatori di frodo sono stati intercettati dalla Guardia di Finanza nel Porto di Napoli: avevano appena tirato su, illegalmente, 400 chili di cozze, che sarebbero stati immessi altrettanto illegalmente e potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini se consumati. Nel corso di un'attività di controllo nel Golfo, i militari della Stazione Navale di Napoli, nelle acque antistanti il Porto cittadino, hanno intercettato una imbarcazione, i cui occupanti erano intenti proprio a pescare illegalmente i mitili. Dopo aver fermato la barca, i finanzieri l'hanno perquisita, rinvenendo a bordo 20 casse, contenenti i 400 chili di cozze. I militari delle Fiamme Gialle hanno così provveduto a reimmettere in acqua le cozze, mentre l'attrezzatura utilizzata dai pescatori di frodo – vale a dire un autorespiratore, un tubo di gomma di 15 centimetri e un motocompressore – è stata posta sotto sequestro.
L'attività di controllo della Stazione Navale di Napoli nella fattispecie, e della Componente Aeronavale in generale, ha consentito di evitare la messa in commercio, in maniera del tutto fraudolenta, di prodotti ittici che, privi di qualsiasi controllo e regolamentazione, se consumati avrebbero potuto costituire un potenziale pericolo per la salute pubblica. I controlli della Guardia di Finanza per tutelare la salute dei consumatori andranno avanti anche nei prossimi giorni.
Perché le cozze non controllate fanno male
Senza un adeguato controllo e senza una pulizia approfondita, le cozze – e i frutti di mare in generale – potrebbero contenere sostanze chimiche che sono tossiche per gli essere umani. I sintomi più comuni di una intossicazione da cozze sono sicuramente nausea, diarrea e crampi addominali.