Tracce di Coronavirus sui Pos e sui carrelli dei supermercati: i Nas chiudono negozi tra Napoli e Salerno
I protocolli Covid per i supermercati dovrebbero essere quelli più rigidi in assoluto dopo le strutture sanitarie: gli esercizi commerciali non si sono infatti mai fermati in oltre un anno di pandemia ma al tempo stesso dovrebbero rispettare limite massimo di ingressi all'interno delle strutture, obbligo di igienizzazione e misurazione della temperatura, obbligo di mascherine e guanti. È così? No, stando ai blitz del Nucleo Anti-sofisticazione dell'arma dei Carabinieri da mesi ormai impegnato su questo fronte.
Qualche settimana fa la scoperta di un supermercato nel Napoletano completamente fuorilegge dal punto di vista delle norme anti-contagio; ora il resoconto di una operazione su base nazionale che nel solo capoluogo campano ha riscontrato due supermercati inottemperanti alle misure di prevenzione anti Covid-19 ed ulteriori due con gravi carenze igienico-sanitarie ed oggetto di chiusura amministrativa, sequestrando complessivamente poco meno di mezza tonnellata (450 chilogrammi) di alimenti vari.
I militari del Nas si stanno concentrando su aspetti magari poco visibili ma piuttosto importanti: quali sono gli oggetti più usati e dunque toccati da cassieri, commessi e ovviamente clienti? Due: i carrelli della spesa nei supermercati e il Pos, ovvero il piccolo terminale con display e numeretti che consente la transazione con Bancomat o carta di credito. Non tutti usano l'opzione contactless, ovvero il semplice avvicinamento della carta di credito sul dispositivo: in molti casi il cassiere o la cassiera prende la carta, la avvicina o la inserisce nella fessura e chiede di digitare il pin. Dunque se ne deduce che dopo l'uso il Pos debba essere igienizzato. Non è quasi mai così.
E il risultato è che ad esempio, presso un supermercato ubicato a Salerno, è stata rilevata la positività di un tampone di superficie, su un totale di 14 effettuati, prelevato sul terminale di pagamento POS. Stessa situazione sui carrelli della spesa che non sono mai igienizzati dal personale dei supermercati ma soltanto dai clienti, almeno da quelli che se ne ricordano.
Le misure per gli esercizi commerciali previste dai protocolli anti-pandemia approvati fin dallo scorso anno possono essere riassunti in questo vademecum:
- Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale.
- Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura.
- Garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria.
- Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
- Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale.
- Uso dei guanti "usa e getta" nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.
- Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie;
b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori;
c) per locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera
d), l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. - Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.