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Covid 19

Covid, scuole chiuse per un mese in Campania: oggi si decide in Regione

Il governatore Vincenzo De Luca: “Una misura equilibrata e di grande utilità il rinvio del ritorno a scuola alla luce del quadro dei contagi tra i giovanissimi”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola. Prendere 20-30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio – che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta – e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca".
Non ha dubbi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che torna a parlare della possibilità, sempre più concreta, di mantenere chiuse le scuole elementari e medie fino alla fine di gennaio, per consentire di ridurre il rischio di contagi tra i bambini e per aumentare contemporaneamente la percentuale di vaccinazioni nella platea scolastica. "Non sarebbe di certo una misura ideale – aggiunge l'ex sindaco di Salerno – ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico".

De Luca: "No a divieti solo per bimbi non vaccinati"

"In relazione alla riapertura delle scuole – precisa De Luca – sento circolare l’ipotesi di tenere a casa i bambini non vaccinati. Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile. Credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre".

Il governatore Vincenzo De Luca aveva anticipato l'idea di lasciare chiuse le scuole in Campania già nella diretta web di venerdì scorso. Un'ipotesi che a Palazzo Santa Lucia è data come molto probabile, anche se manca ancora l'ufficialità. Ma che si scontra con la linea del Governo Draghi e del Ministero dell'Istruzione, contrari alla chiusura degli istituti il prossimo 10 gennaio. La Dad, per Roma, dovrebbe essere quindi limitata solo a strette esigenze sanitarie epidemiologiche e in casi straordinari, demandati alle singole Regioni. Ma lo scenario che viene prefigurato riguarderebbe solo le regioni in zona arancione e rossa.

Mentre la Campania al momento è zona bianca, anche se non si esclude uno scivolamento nella zona gialla per questa settimana, alla luce del superamento del tetto del 15% dei ricoveri in degenza ordinaria avvenuto la scorsa settimana e alla luce delle previsioni sull'aumento dei contagi.

Il vertice in Regione Campania

Oggi, intanto, è previsto un vertice in Regione Campania, con l'assessore all'Istruzione Lucia Fortini, e i vertici delle Asl campane per un aggiornamento sul monitoraggio dei contagi nella fascia da zero a 18 anni. In base ai dati dei nuovi positivi si potrà valutare la chiusura delle scuole a gennaio, con gli studenti che riprenderebbero quindi le lezioni in DaD.
Una soluzione, quest'ultima, che potrebbe essere applicata solo ad alcune province, quelle appunto per le quali il numero dei contagiati e dei ricoverati è più alto, con percentuali simili a quelle da zona arancione/rossa, in modo da superare anche le resistenze del Governo centrale.

Il Governo: "Nessun rinvio apertura scuole"

Nel pomeriggio di oggi, 3 gennaio 2022, fondi di Palazzo Chigi hanno smentito la possibilità di un rinvio delle date di ripartenza delle scuole. Richiesta avanzata da diverse Regioni, tra le quali la Campania, come ribadito oggi dal governatore Vincenzo De Luca. In questo caso, in Campania sarebbe confermata la data del 10 gennaio prossimo per il rientro in Aula.

Dice il consigliere regionale di maggioranza Diego Venanzoni:

credo che la scelta che si apprestano a fare la giunta regionale della Campania e il presidente De Luca sia quella più saggia e responsabile. Abbiamo imparato in questi due anni che in occasione delle festività o dei momenti in cui si sono registrati particolari assembramenti, la conseguenza immediata è stata sempre quella dell’innalzamento del picco dei contagi.
Per questo sarebbe positiva una fase transitoria per gestire la fase successiva alle feste natalizie e per ripartire con slancio e serenità a scuola. È un sacrificio, ma ne vale la pena.

Caldoro (centrodestra) "Nessuna fuga in avanti"

Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in consiglio regionale Campania, contattato da Radio Radicale, è contrario alle «fughe in avanti» di De Luca:

La Campania, con i suoi studenti, ha pagato un prezzo altissimo, qui si registra la situazione peggiore in Europa rispetto ai giorni di scuola. È necessario che ci sia una scelta nazionale che deve partire dal Governo sentiti gli esperti, le Regioni e soprattutto i sindaci.
In alcuni casi si possono attribuire, preso atto di alcune criticità, ai dirigenti scolastici decisioni legate a singole situazioni particolari.

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