Covid, ricoverato padre Emilio, parroco di Parete. Don Patriciello: “Preghiamo per lui”
«Sta molto male» don Emilio Tamburrino, parroco della chiesa San Pietro Apostolo di Parete, comune in provincia di Caserta, risultato positivo al Covid a metà novembre. «Stanno pregando tutti per lui», racconta con voce commossa padre Maurizio Patriciello a Fanpage.it. A dare notizia della sua positività era stata la stessa parrocchia di Parete su Facebook lo scorso 15 novembre. «Si è contagiato a metà novembre – spiega il parroco di Caivano – e ora è ricoverato al Cotugno (l'ospedale di Napoli specializzato nella cura di persone affette da malattie infettive, ndr). Sta molto male».
Don Emilio è originario di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, ma opera nella chiesa di Parete. «A Trentola lo amano. A Parete hanno tutti il cuore a lutto – racconta padre Maurizio a Fanpage.it – Stanno pregando tutti per lui». Entrambe le comunità cittadine stanno vivendo ore di apprensione per il suo stato di salute. «La nostra diocesi, noi siamo diocesi di Aversa, con il nostro vescovo Angelo Spinillo e tutti i confratelli – spiega il parroco di Caivano – ha fatto partire una catena di preghiera».
L'appello su Facebook di don Maurizio Patriciello
Padre Maurizio Patriciello ha lanciato un appello sul suo profilo Facebook a tutti i fedeli che lo seguono affinché si uniscano in preghiera per aiutare don Emilio. «Aiutatemi a pregare per un mio caro amico sacerdote – si legge nel post su Facebook – Si chiama don Emilio. Un uomo pieno di vita. In ospedale sta combattendo un'aspra battaglia contro l'invisibile virus che ha messo in ginocchio il mondo».
Un appello che ha raccolto migliaia di reazioni da parte delle numerose persone che seguono il parroco di Caivano. Altrettanti sono i commenti pubblicati sotto al post. Molti fedeli hanno esteso la preghiera anche a tutte le altre persone colpite da questo virus contro cui tutto il mondo combatte da quasi due anni. «Anche mio padre è ricoverato in ospedale e mia mamma a casa – scrive Susy – una preghiera per loro e per tutti gli ammalati di una veloce guarigione».