Covid, muore il giornalista e scrittore Pietro Nardiello: aveva 48 anni
Muore per Covid a 48 anni il giornalista e scrittore Pietro Nardiello. Firma conosciuta nel mondo giornalistico della Campania, aveva collaborato con diverse testate locali e nazionali, oltre ad aggiudicarsi con l'antologia "Strozzateci tutti" il premio giornalistico "Paolo Giuntella" nel 2010. Curava anche la trasmissione radiofonica "Tre Parole Fuori dal Vulcano", in onda su Radio Rai, ed aveva collaborato in passato anche con il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’organizzazione di eventi.
Già ricoverato per le conseguenze della CoViD-19, appena pochi giorni fa, il 27 aprile, aveva pubblicato su Facebook una foto senza casco in cui esultava: "Da oggi senza casco, con ossigeno e sulla poltrona". Il suo ultimo messaggio, prima che le condizioni si aggravassero al punto tale che nella giornata di oggi Nardiello è deceduto al Covid Center di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano. Il Coronavirus non gli ha lasciato scampo, uccidendolo in appena venti giorni: fino a metà aprile, Nardiello era regolarmente occupato nelle sue attività giornalistiche e televisive. Poi purtroppo il contagio e il ricovero in ospedale dal 19 aprile: prima il casco, poi il graduale miglioramento avvenuto la scorsa settimana, subito dopo la giornata della Liberazione. Tanto da postare su Facebook un selfie in cui, quasi sorridente, sembrava volesse dire che il peggio fosse passato. Ed invece, in pochi giorni, il terribile peggioramento repentino delle sue condizioni che ha portato, in poco tempo, al suo decesso che ha lasciato sconvolti ed increduli amici e colleghi del giornalismo campano.