Covid Campania, De Luca: “Saltiamo Carnevale e mascherina resta obbligatoria all’aperto”
"La situazione del Covid va migliorando in maniera sensibile in tutta Italia e anche in Campania. Il Governo decide che da oggi non è obbligatorio l'uso della mascherina all'esterno. In Campania abbiamo deciso diversamente: resta l'obbligo di indossare la mascherina all'esterno. Non è un grande sacrificio. Vorremmo evitare finzioni e prese in giro. Il Governo dice che non è obbligatorio l'uso, ma bisogna portarla in tasca e metterla in caso di assembramenti. Ma quando si passeggia in una strada commerciale come si fa a distinguere? Molto più semplice indossarla, visto che è obbligatoria sui mezzi di traporto, nei locali al chiuso. Saltiamo il carnevale e manteniamoci tranquilli per evitare di far riaccendere il contagio. Vi invito a mantenere la mascherina all'esterno per qualche settimana". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta web del venerdì, ripartita oggi dopo 2 settimane di stop.
"È molto migliorato – aggiunge De Luca – il dato della vaccinazione per i bimbi in fascia 5-11 anni. Siamo soddisfatti, abbiamo superato le 150mila vaccinazioni per le prime dosi. Siamo quasi a 200mila con i richiami. Nonostante affermazioni irresponsabili di qualche esponente politico. L'onorevole Meloni ci ha comunicato che non intende vaccinare la sua bambina. Non sappiamo se l'abbia vaccinata con antipolio, antitubercolare, difterite e rosolia. Non so se ha chiesto il parere dei no vax. Prendiamo atto di comunicazioni che potremmo risparmiarci quando abbiamo responsabilità pubbliche.
"Va avanti – prosegue – l'attività ospedaliera ordinaria. Al Cardarelli non si sono fermati i trapianti di fegato durante il Covid. Stiamo elaborando e presenteremo a fine febbraio il piano per realizzare 169 case di comunità. Una rivoluzione nella sanità che avvicina la medicina ai cittadini. Registriamo un'anomalia, nessuno parla di personale da impegnare nelle case di comunità e dell'avvio di procedure per avere nuovo personale che sarà indispensabile. Immaginiamo di impegnare lì anche centinaia di psicologi, medici, infermieri, radiologi, se riusciamo può essere una rivoluzione nell'organizzazione sanitaria del Paese".
"Stiamo uscendo dall’ondata di epidemia- conclude De Luca – arriveremo in primavera a vivere vita normale. Ascolteremo la comunità scientifica sui vaccini. Stiamo entrando in una nuova fase che dovrà essere affrontata con una vaccinazione annuale. Non è un grande sacrificio. Intanto, cominciamo a vivere e a costruire di nuovo il futuro".