Covid Campania, ventilatori polmonari in un deposito. Arcuri: “Dove sono le terapie intensive?”
Emergenza Covid, emergenza contagi, emergenza posti letto. In queste settimane la pandemia da Coronavirus si è fatta pesante in tutta Italia, ma in particolare in Campania e Lombardia dove la situazione sembra essere drammatica. Tra appelli ai medici a venire ad aiutare in Campania e la denuncia di una mancanza di personale cronica, in Campania le strutture sanitarie sono al collasso per stessa ammissione dei vertici della Asl Napoli 1.
Come è stato possibile ritrovarsi in questa situazione? Cosa è stato fatto nei mesi estivi in cui il contagio era sceso a livelli minimi? Perché non è stata fatta una programmazione per farsi trovare preparati alla seconda ondata? Quesiti semplici, ma le cui risposte tardano ad arrivare. Questi giorni sono conditi anche da diversi buchi neri che faticano ad essere colmati. Quanti posti letto aveva ed ha la Regione Campania ? Quante terapie intensive avevano ed hanno i nostri ospedali ?
Arcuri: "Dove sono le terapie intensive in Campania?"
A lanciare l'allarme è stato il commissario straordinario agli approvvigionamenti Domenico Arcuri: "In questi mesi alle Regioni abbiamo inviato 3.059 ventilatori polmonari per le terapie intensive, 1.429 per le sub intensive. Prima del Covid le terapie intensive erano 5.179 e ora ne risultano attive 6.628 ma, in base ai dispositivi forniti, dovevamo averne altre 1.600 che sono già nelle disponibilità delle singole regioni ma non sono ancora attive". Insomma il commissario spiega che alle Regioni sono stati dati soldi e macchinari ma che oggi queste risorse non risultano all'appello.
Un fenomeno che registra un "caso Campania" come ha spiegato lo stesso Arcuri: "Uno degli esempi riguarderebbe la Campania, che ha disposto le ordinanze piu' restrittive: prima del Covid aveva 335 posti letto di terapia intensiva. Il governo ha inviato 231 ventilatori per le terapie intensive e 167 per le sub intensive. Oggi risultano attivati 433 posti, ma dovrebbero invece essere 566". Mancano all'appello oltre 100 posti di terapia intensiva, nell'ultimo bollettino diffuso dalla Regione Campania (del 22 ottobre ndr) si legge che per il Covid 19 sono a disposizione 227 posti di terapia intensiva, poco più della metà dei totali disponibili.
Bollettino posti letto del 21 ottobre Documenti Asl Napoli 1 Centro
Il giallo del Covid Center nei documenti dell'Asl
Il mistero delle terapie intensive campane si infittisce ancora di più guardando ad alcuni recenti documenti interni dell'Asl Napoli 1 di cui Fanpage.it è venuta in possesso. Nella nota del 17 ottobre dell'Asl Napoli 1 dal titolo: "Covid 19 attivazione posti letto dedicati a pazienti Covid", a firma del direttore generale Ciro Verdoliva, si legge che: "L'Asl Napoli 1 centro, nel rispetto di quanto già programmato ha la disponibilità dei seguenti posti letto: Covid Center Ospedale del Mare 72 posti di terapia intensiva, Ospedale Loreto Mare 10 posti di terapia intensiva, 20 di sub intensiva e 40 di degenza", per un totale complessivo di 82 posti di terapia intensiva. Ma nel bollettino periodico inviato dalla stessa Asl Napoli 1 Centro, si legge che i posti di terapia intensiva attivati al Covid Center dell'Ospedale del Mare sono solo 6. Che fine hanno fatto le 72 terapie intensive dell'Ospedale prefabbricato voluto da Vincenzo De Luca?
LEGGI DOCUMENTO ASL NAPOLI 1 CENTRO SUI POSTI LETTO
LEGGI BOLLETTINO ASL RIEPILOGO POSTI LETTO
Mezzo Covid Center è un deposito: ecco dove sono i ventilatori polmonari
Il Covid Center prefabbricato costruito nel parcheggio dell'Ospedale del Mare sembra essere diventato la "croce" della gestione della pandemia per l'amministrazione di Vincenzo De Luca. C'è un'inchiesta in corso della Procura di Napoli, nata dopo l'inchiesta giornalistica di Fanpage.it, che vede indagati per frode in pubbliche forniture e turbativa d'asta il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, il consigliere regionale Luca Cascone, la dirigente del gabinetto di De Luca, Roberta Santaniello. E' qui che dovevano essere attivati i posti di letto di terapia intensiva. Nelle immagini mostrate con autorizzazione dell'Asl Napoli 1, il Covid Center si presenta come un ospedale in pieno funzionamento.
Ma dalle immagini in possesso di Fanpage.it si vede l'altra faccia della medaglia. L'ospedale è organizzato su 3 moduli e 6 prefabbricati. Il primo ed il secondo modulo sono parzialmente attivi, anche a causa della carenza di personale che non permette di attivare pienamente tutte le disponibilità della struttura. Come si vede dalle nostre immagini il terzo modulo è sostanzialmente un deposito dove sono accumulati i respiratori polmonari, alcuni letti, macchinari, addirittura cartoni pieni di rifiuti. Sono questi i ventilatori polmonari per le terapie intensive che il commissario Arcuri sta cercando? È possibile.
Il confronto con le immagini mostrate dalla Asl Napoli 1 dell'interno del Covid Center è molto semplice: i posti letto sono numerati, quelli attivi e funzionanti arrivano fino alla seconda decade. Nelle nostre immagini è possibile vedere i posti dal 50 al 72, quelli del terzo modulo appunto. Di fatto i 72 posti di terapia intensiva al Covid Center non esistono, ce ne sono solo 6, a meno che non si voglia considerare il "deposito" di ventilatori, senza letti, senza altri macchinari, senza personale, come una "unità immediatamente attivabile". Difficile immaginarlo. Eppure i vertici della Regione Campania continuano ad usare questa espressione: "i posti di terapia intensiva sono immediatamente attivabili". In che modo? Portando i pazienti nel deposito dei ventilatori? Con quale personale? Entro quanto tempo?