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Covid 19

Covid Campania, vacanze annullate e soldi persi per paura della quarantena

Dopo l’ordinanza regionale che impone la quarantena per chi rientra dall’estero, in molti hanno annullato le proprie vacanze fuori dall’Italia perdendo anche i soldi, perché non rimborsabili. A spiegarlo a Fanpage.it è Ettore Cucari, presidente di Fiavet Campania, che lancia l’allarme anche per le agenzie di viaggi: “Rischiano di non riaprire”.
A cura di Gaia Martignetti
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Con l'ordinanza che fino al 31 agosto impone la quarantena per chi rientra dall'estero in Campania, in molti hanno preso una decisione tutt'altro che semplice: annullare le vacanze vedendo sparire anche l'ipotesi del rimborso. Troppo alto il rischio, forse, di non poter tornare a lavoro. Troppo vicino il ricordo della quarantena. Con l'aumento dei contagi il presidente Vincenzo De Luca ha deciso, solo per i cittadini residenti nella regione di istituire l'isolamento fiduciario. Una volta rientrati tutti sono obbligati a inviare una segnalazione all'Asl competente e attendere, fino all'esito del tampone, nella propria abitazione. Chi aveva deciso di trascorrere le proprie vacanze all'estero ha preferito rinunciarvi, perdendo anche i soldi, come spiega Ettore Cucari, presidente di Fiavet Campania a Fanpage.it.

«La motivazione è sempre duplice, da una parte la paura del virus che comunque c'è e che abbiamo tutti» spiega Cucari. «Dall'altra parte, continua, la paura di rientrare e dover subire i 15 giorni a casa, spesso molti hanno preso le ferie in un periodo ben determinato, i professionisti aspettano con impazienza di riprendere a lavorare perché stanno senza soldi. L'ordinanza del governatore De Luca ha creato immediatamente la paura da parte di molti del rientro in Italia. Impegni di lavoro, paura stessa del virus che per le persone coscienti c'è sempre e con perdita di denaro anche perché molti hanno dovuto annullare e non hanno avuto i rimborsi».

Cucari lancia l'allarme anche per gli operatori del settore che, senza aiuti ulteriori rischiano di non riaprire. «Le agenzie di viaggi fino ad oggi hanno avuto un aiuto davvero risibile. Il rischio che si chiuda e che molti non riprendano la loro attività c'è».

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