Campania, indice di contagio Covid da zona arancione ma rischio basso da zona gialla
Sorpresa negativa: la Campania ha un importante dato da zona arancione questa settimana. Si tratta dell'Rt, l'indice di contagio Covid superiore a 1, ovvero pari a 1.08 (1,05-0,81). Cosa significa? Presto detto: significa che nelle due settimane precedenti (quelle cui fanno riferimento i monitoraggi Rt dell'Istituto superiore di Sanità che vengono diffusi ogni venerdì mattina) la Campania ha osservato un incremento dei contagi. Ma ciò basterà a riconfigurare dopo appena 7 giorni il livello di rischio, facendo passare la Campania in arancione dal giallo e, di fatto, richiudendola?
Vediamo meglio. Nel monitoraggio settimanale Iss la Campania è con Rt superiore a 1 e scenario di trasmissione 2, tuttavia ha valutazione di probabilità e di impatto bassa.
È la classificazione di rischio bassa che fa la differenza in questo caso e dovrebbe lasciare la Campania in giallo. Tuttavia certezze non ve ne sono e occorrerà attendere le decisioni del ministro della Salute Roberto Speranza, sentita la Cabina di regia. È più probabile che la Campania debba attendere altri 7 giorni per capire se ripiomberà nella zona di restrizioni e chiusure maggiori.
Nella bozza di monitoraggio settimanale a cura dell'Iss si legge:
Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Undici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci Regioni che hanno una classificazione di rischio basso (una ad alto rischio di progressione a rischio moderato). Tre Regioni (vs quattro la settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.
Cosa è uno scenario di tipo 2?
Cosa sia uno scenario di tipo 2 (ci sono 3 tipi di scenario a gravità crescente) lo spiega il ministero della Salute:
Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve e medio periodo, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente compresi tra Rt=1 e Rt=1,25. Un’epidemia con queste caratteristiche di trasmissibilità potrebbe essere caratterizzata da una costante crescita dell’incidenza di casi e corrispondente aumento dei tassi di ospedalizzazione e dei ricoveri in terapia intensiva. La crescita del numero di casi potrebbe però essere relativamente lenta, senza comportare un rilevante sovraccarico dei servizi assistenziali per almeno 2-4 mesi.
Ieri tuttavia Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, aveva parlato di possibile zona arancione, polemizzando sui dati che però ci vedono viaggiare al ritmo di quasi duemila nuovi positivi al giorno.
Ecco cosa ha detto De Luca:
Mi sono intossicato sentendo che la Campania rischia la zona arancione. Noi abbiamo un dato alto sui positivi che troviamo, ancora ieri erano 1800 positivi. Ma c'e' da capire bene come vengono valutati i positivi, anche perché i positivi sono per il 99% asintomatici o paucisintomatici. Ho la sensazione che in altre parti d'Italia non adottano, diciamo, lo stesso rigore della Campania per valutare i positivi.
(articolo aggiornato 30 aprile ore 11.10)