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Covid 19

Covid Campania: in fila al Cotugno per fare i tamponi, rischio contagi davanti all’ospedale

Anche oggi, 14 agosto, molte persone si sono messe in fila davanti all’ospedale Cotugno di Napoli per chiedere di effettuare il tampone. Ma, spiega la direzione dell’ospedale, è inutile e dannoso: chi rientra dall’estero deve sottostare all’isolamento, la struttura non può effettuare i tamponi agli utenti esterni e, se ci fossero dei contagiati in fila, diffonderebbero il virus agli altri.
A cura di Nico Falco
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Anche oggi molti cittadini appena rientrati dall'estero, per lo più giovani, si sono messi in fila davanti all'ospedale Cotugno di Napoli per chiedere di essere sottoposti al tampone per accertare l'eventuale contagio da coronavirus. Ma, avverte la direzione dell'ospedale, non solo è inutile, è anche pericoloso: non sono queste le procedure per i test e la folla davanti alla struttura potrebbe creare un boom di nuovi contagi se qualcuno dei presenti fosse effettivamente infetto.

Gli assembramenti si sono creati ieri e oggi, 14 agosto, in seguito alla nuova ordinanza della Regione Campania, la 68 del 12 agosto, che impone l'isolamento fiduciario per tutti i residenti in Campania che rientrano da un qualsiasi paese estero, con l'obbligo di comunicare la propria presenza all'Asl per sottoporsi al test sierologico e/o al tampone naso faringeo (qui le modalità con cui contattare l'Asl).

La procedura prevede che sia l'Asl compentente per territorio a contattare il cittadino, e che il test venga effettuato a domicilio, ma in molti hanno creduto di poter ovviare andando direttamente in ospedale, in particolare al Cotugno. Senza risolvere nulla, ma, anzi, creando problemi su più fronti: la massiccia presenza di persone davanti all'ospedale costituisce infatti un potenziale pericolo di diffusione del contagio oltre a sottrarre personale sanitario dalle cure dei pazienti ricoverati.

La direzione del Cotugno ha già chiesto ieri che l'Asl Napoli 1 centro invii personale per fronteggiare la coda e oggi sono arrivati rinforzi che si stanno occupando della fila. "Le persone che rientrano – spiega all'agenzia Ansa il direttore generale Maurizio Di Mauro – sono tenute a segnalare il rientro alla Asl che provvede a contattarle per gli esami, laddove necessario. Chi rientra è tenuto alla quarantena, per capire se hanno contratto il virus e nell'attesa dei risultati dei test, nel caso in cui ci siano stati sintomi legati a Covid-19″.

"Gli assembramenti che si creano qui fuori – aggiunge Di Mauro – sono pericolosi perché se solo uno è positivo sta diffondendo il contagio, infettando tutti gli altri". Inoltre, anche se il tampone potesse essere eseguito nella struttura subito dopo il rientro in Campania, sarebbe inutile: "recarsi in ospedale per fare il tampone appena rientrati non serve a niente perché, seppure si è venuti in contatto con il virus, servono almeno 3/4 giorni per capirlo".

Attualmente nell'ospedale Cotugno sono 15 le persone ricoverate per Covid-19: 6 in degenza ordinaria, 7 in sub-intensiva e 2 intubati in Terapia Intensiva.

L'Asl Napoli 1: dal 15 agosto tamponi al Frullone

L'Asl Napoli 1 ha comunicato che dalle 9 di domani, 15 agosto, sarà possibile effettuare i tamponi nel presidio del Frullone, in via Comunale del Principe 13/a, a Napoli. Gli interessati dovranno inviare una mail all'indirizzo dichiarazione.viaggiatore@aslnapoli1centro.it e poi presentarsi il giorno successivo nel presidio. È anche possibile chiedere informazioni al numero verde 800909699.

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