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Campania, De Luca: “Volevo chiudere tutto, il governo ha perso 2 mesi. Il sindaco di Napoli non fa nulla”

Anche oggi De Luca se la prende con tutti: da premier Conte al ministro dell’Istruzione Azzolina, fino al sindaco di Napoli: “Volevo chiudere tutto, il governo ha perso solo due mesi. Non c’è un giorno senza che sui media ci sia un attacco strumentale alla Campania e a De Luca”.
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 «Abbiamo alle spalle una settimana di grande confusione, di attacchi, sciacallaggi e strumentalizzazioni indegne»: così esordisce Vincenzo De Luca durante la sua diretta social del venerdì. «Noi volevamo chiudere tutto a ottobre per un mese – dice – la nostra posizione era questa -. Il governo ha fatto una scelta diversa.  Una scelta totalmente sbagliata perché il contagio non aumenta in maniera lineare ma esponenziale. Questa scelta ha fatto perdere due mesi preziosi dove c'è stato un incremento drammatico di contagi e decessi». Il presidente della  Campania comunica i dati odierni: abbiamo 3.900 nuovi contagi con una percentuale di positivi su 25mila tamponi che è del 16,5%.  Da tre-quattro giorni la percentuale di positivi sui tamponi scende leggermente. Speriamo che sia una tendenza, ma oggi il dato è questo».

Quello di De Luca è  un attacco frontale al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, il leit motiv è quello di sempre, i provvedimenti da prendere e la Campania che li avrebbe dovuti anticipare. Poi affondo al Comune di Napoli e al suo sindaco Luigi De Magistris che in estate ha preso decisioni «in contrasto con le decisioni della Regione sugli assembramenti e la movida. La nullità assoluta» attacca De Luca. «Non c'è un giorno senza che sui media ci sia un attacco strumentale alla Campania e a De Luca». «Le immagini del lungomare strapieno di Napoli motivano non una zona rossa ma una zona stra-rossa. Lo avrebbe dovuto decidere chi era in giro per televisioni (De Magistris ndr.). Giugliano, Pozzuoli, Aversa, Salerno, Castellammare, hanno chiuso zone e preso decisioni per bloccare mobilità e il contagio e chi girava per le televisioni per farsi un po' di pubblicità».

I dati della Campania non possono essere veri? Su questo de Luca si infervora ancor più del solito: «Ho chiesto di controllare tutto e subito ed è stato detto che arrivavano gli ispettori. Falso, sono venuti a visitare gli ospedali non ad acquisire i dati. La Campania è stata sotto i riflettori anche per colpa del governo» dice De Luca. «Arriva l'Esercito? Ma chi ha chiesto niente! Il problema è il personale…tu puoi farne venti, ma il problema è che mancano gli anestesisti»

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