Covid, a Scafati il contagio cresce e fa paura. Grimaldi e Russo: “Incidenza alta, servono altri interventi in città”
Scafati, 48mila abitanti nella cintura Nord di Salerno, ha una densità abitativa rilevantissima: 2.453 abitanti per km². Qui il Covid snocciola contagi uno dopo l'altro e in questa ulteriore drammatica ondata stanno aumentando casi e, purtroppo, vittime. Sul territorio insiste il Covid Center che ‘serve' centinaia di migliaia di persone nel comprensorio, ma non basta: nei giorni scorsi file davanti al Covid Hospital di ambulanze che attendevano di accedere. L'allarme è lanciato dai due consiglieri comunali Michele Russo e Michele Grimaldi che chiedono al sindaco Cristoforo Salvati ma anche alla Regione Campania, nuove decisioni per frenare il contagio nel popoloso centro del Salernitano. «Scafati – spiega Grimaldi – ha ha un tasso di incidenza doppio rispetto alla media regionale, e la tendenza non accenna a diminuire. Occorre fare qualcosa, e farla presto. La presenza del Covid Center nella nostra città non c'entra nulla con l'aumento dei contagi e chiunque provi su questo a fare confusione è evidentemente in mala fede. Continuiamo a ringraziare dunque gli operatori sanitari che con grosso impegno e sacrificio garantiscono cure e diritto alla salute, nonostante qualcuno, Sindaco in testa, avesse definito l'ospedale "un lazzaretto"».
L'accusa è contro Salvati: «Al momento la risposta delle autorità locali – che prima hanno contestato alla Regione la chiusura delle scuole per poi chiuderle quando altrove si stavano riaprendo – appare purtroppo insufficiente: aver nominato il medico Giulio Tarro a presiedere il comitato tecnico-scientifico evidentemente non ha contribuito a bloccare il virus, per usare un eufemismo».
La proposta di Grimaldi è quella di Michele Russo suo collega di scranno nel consiglio scafatese, già candidato sindaco: «Non si può far finta di niente. Occorre capire in base ai dati perché e come si stia sviluppando questo fenomeno ed agire anche con ordinanze del Sindaco quale autorità sanitaria locale, applicando ai positivi il decreto legge del 25 marzo 2020 che impone il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora, con sanzioni esemplari in caso di violazione. È necessario – spiega il consigliere – controllare che i positivi ed i loro contatti stretti non circolino, innanzitutto. Occorre, inoltre, uno sforzo di tracciamento per delimitare eventuali focolai. L'amministrazione comunale solleciti anche l'Unita' di Crisi della Regione Campania. Rimanere fermi, sia da parte dell'amministrazione comunale che della Regione, non è accettabile».