Cosa sta succedendo a Grumo Nevano: pestaggio di immigrati e proteste delle comunità bengalese e pakistana
L'uomo sta camminando per strada quando si avvicinano due scooter, scendono quattro ragazzi e cominciano a picchiarlo. Lui tenta di scappare, uno dei giovani lo insegue e continua a colpirlo. Scena ripresa da una telecamera di sorveglianza a Grumo Nevano, che mostra l'aggressione ai danni di un cittadino extracomunitario. E sarebbe soltanto l'ennesimo episodio di questo genere, tra il comune del Napoletano e le aree limitrofe: ci sarebbe una banda, che farebbe delle ronde a caccia di stranieri da aggredire senza motivo.
L'ultimo episodio il 31 agosto, quando è stato aggredito un uomo che andava a lavoro in bici. Le vittime sarebbero per lo più cittadini provenienti dall'India, dal Bangladesh e dal Pakistan, che risiedono in quei comuni del Napoletano e lavorano presso fabbriche e aziende del posto.
L'aggressione tra Sant'Antimo e Grumo Nevano
Il consigliere comunale del Pd Gregorio Di Leva ha pubblicato l'esposto collettivo presentato ai carabinieri, nel quale viene citata l'ultima aggressione, quella del 31 agosto, avvenuta al confine tra Sant'Antimo e Grumo Nevano (a questa sono relative le fotografie pubblicate in alto). Le violenze avrebbero cadenza praticamente quotidiana, i responsabili sarebbero giovani tra i 18 e i 20 anni, proverrebbero da Sant'Antimo, agirebbero a volto scoperto e si muoverebbero su un Honda Sh bianco e nero e su una Fiat 500 bianca. Si legge nell'esposto:
L'ultimo episodio, nell'ordine di tempo, risale alla mattinata di ieri, 31 agosto, in località Sant'Antimo, al confine con il comune di Grumo Nevano, allorquando un cittadino pakistano, mentre percorreva la strada a bordo della sua bici intento a raggiungere la sede lavorativa, veniva improvvisamente avvicinato e picchiato dai predetti ignoti soggetti, sferrandogli colpi al volto ed alla testa, procurandogli lesioni e tagli con fuoriuscita di sangue, tanto da richiamare sul posto l'ausilio del 118.
Un altro episodio, prosegue l'esposto, risale invece a due settimane prima: due extracomunitari sono stati picchiati da tre giovanissimi sul corso Carlo Alberto a Casandrino.
"Picchiati tutti i giorni senza motivo"
Dopo l'ultimo episodio circa duecento migranti di varia nazionalità, per lo più originari del Pakistan, del Bangladesh e dell'India, il primo settembre hanno sfilato da Casandrino fino alla caserma dei carabinieri di Grumo Nevano per porre l'attenzione su episodi di razzismo e intolleranza nei loro confronti.
L'area è stata delimitata e la situazione è rimasta sotto controllo grazie ai carabinieri, che hanno aperto un dialogo coi manifestanti, i quali hanno raccontato di essere spesso vittima di aggressioni da parte di giovani italiani, talvolta a scopo di rapina. Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha dato la disponibilità ad incontrare una delegazione.
La banda "a caccia" con un Sh o una 500
Il deputato del Partito Democratico Marco Sarracino ha annunciato che presenterà oggi, 2 settembre, una interrogazione al ministro dell'Interno Piantedosi sulle aggressioni ai danni degli stranieri. Secondo il parlamentare si tratterebbe di raid in sequenza, riconducibili sempre alle stesse di persone, che si muoverebbero all'alba o in tarda serata "a bordo di un Honda Sh bianco e nero o di una Fiat 500 bianca"; le persone aggredite sarebbero "migranti, pakistani, bengalesi e indiani, e il più giovane delle vittime ha solamente otto anni". Prosegue Sarracino:
Ciò che è emerso è allarmante: quella che inizialmente sembrava un'aggressione isolata si è rivelata essere solo la punta dell'iceberg di una serie sistematica di violenze, minacce di morte e atti di brutalità che da oltre due mesi colpiscono quotidianamente gli extracomunitari nei territori di Grumo Nevano, Casandrino, Frattamaggiore, Sant'Antimo e Sant'Arpino. Non possiamo permettere che la gravità di queste azioni passi inosservata. Stiamo assistendo a un'escalation di violenza con chiare connotazioni razziali.
Nel 2020 c'era stato un caso analogo, sempre a Grumo Nevano, e anche allora la violenza era stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza: un 15enne si era staccato dalla comitiva e, senza alcun motivo apparente, aveva raggiunto uno cittadino del Bangladesh che camminava in piazza Pio XII e gli aveva spaccato il setto nasale con un pugno; il ragazzino era stato identificato e denunciato.