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Cosa si mangiava a Napoli 90 anni fa, la cucina nella storia della città

Cosa mangiavano i napoletani e i turisti negli anni Trenta a Napoli? C’è un vecchio menù dell’hotel Terminus di piazza Garibaldi che risponde a questa domanda.
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Il menu del 1933 / FP
Il menu del 1933 / FP

Anno 1933 e di alcuni gusti, di alcuni piatti si è irrimediabilmente perso il sapore o l'uso. Ci restano i racconti dei nonni o le memorie scritte come questo menu del ristorante "Terminus" di Napoli, parte dell'hotel che dal 1903 accoglie le persone a Napoli, ubicato in piazza Garibaldi. Al netto della storia dell'attività ricettiva, resta l'enorme curiosità, gettando un occhio su questo menù: cosa mangiavano i napoletani e i turisti giunti all'ombra del Vesuvio nell'agosto del 1933?

Incredibile a dirsi: come primo piatto (ad agosto, per giunta!) c'era il risotto alla milanese. Probabilmente per incontrare i gusti dei viaggiatori dal Nord Italia. E poi: potage Mille Fanti. Di che si tratta? Potage, ovvero minestra di verdura passata, coi "mille fanti, ovvero minuscoli grumi di pasta ricavati da un impasto di uova, farina, parmigiano grattugiato e noce moscata. Si tratta d'una antica ricetta di Pellegrino Artusi, scrittore e gastronomo di fine Ottocento.

Formaggi ben noti anche oggi: Svizzero, provolone e Belpaese e poi, i secondi: piccata alla lombarda, cotolette di vitello impanate e fritte col sugo di pomodoro più di pasta (o riso); Consummé Tapioca la zuppa che fu mangiata in seconda classe sul Titanic nel suo unico e drammastico viaggio d'inaugurazione: manzo, uova, tapioca (farina estratta dai cereali). Fra i dolci, lo choux à la Duchesse, pasta choux riempita di crema con panna, mascarpone, zucchero a velo.

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