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Cosa sappiamo sui due sposi scomparsi a Caserta e tornati a casa: “Eravamo andati a fare un viaggio

Mistero sulle motivazioni dell’allontanamento dei neosposi di Cesa: avrebbero dichiarato di aver fatto un viaggio. La procura ha aperto un’indagine. Il sindaco ha allertato i servizi sociali.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Sono tornati a casa dopo 5 giorni nei quali erano scomparsi nel nulla i due novelli sposi di Cesa, in provincia di Caserta. Lui vigilante, lei addetta di una ditta di pulizie, sono spariti martedì 29 ottobre, dopo aver lasciato i due figli – uno di 7 mesi, l’altro di 7 anni avuto da una precedente relazione della madre – dai nonni paterni a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, e rispuntati domenica mattina, 3 novembre.

Per quasi una settimana, tutto il paese si è chiesto che fine avessero fatto. I familiari ne avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri il giorno dopo. In campo erano scesi i sindaci dei due comuni con accorati inviti per ritrovarli. Don Maurizio Patriciello si era unito all’appello. Il caso era arrivato fino alla trasmissione di Rai Tre Chi l’ha visto? che si era unita alle ricerche.

Poi, i novelli sposi, che sono convolati a nozze il 25 ottobre scorso, sono rientrati come nulla fosse. Domenica mattina si sono recati a Frattamaggiore a riprendere i figli per poi tornare a casa. Ai carabinieri che poco dopo li hanno raggiunti avrebbero detto: “Siamo partiti per un breve viaggio. Ora siamo stanchi”. Mentre i familiari adesso si stringono in un riservato silenzio.

Cosa sappiamo sulla fuga dei due neosposi di Caserta

Cosa hanno fatto i due sposi nei 5 giorni in cui erano scomparsi nel nulla? Sulle motivazioni dell'allontanamento ci sono poche certezze. Secondo i primi elementi raccolti, i due coniugi martedì 29 ottobre si sarebbero recati dai genitori del marito a Frattamaggiore, dove avrebbero lasciato il figlio minore, mentre l'altro bimbo sarebbe poi stato raggiunto dai familiari al calcetto. Poi i due sposi si sarebbero allontanati a piedi verso la stazione ferroviaria di Napoli per prendere un treno. La loro scomparsa ha destato grande preoccupazione. Per fortuna, la storia si è conclusa con un lieto fine.

La procura apre inchiesta. Il sindaco allerta i servizi sociali

Un atto volontario, insomma, le cui motivazioni al momento restano ancora poco chiare. Sulla vicenda indaga la Procura di Napoli Nord, che ha aperto un’inchiesta per capire cosa sia accaduto e svelare una volta per tutte il mistero. Al momento i pm stanno valutando la situazione.

Il Comune di Cesa, su disposizione del sindaco Enzo Guida, ha avviato la procedura di controllo con gli assistenti sociali del Comune per accertare eventuali responsabilità sull’istituto della custodia dei figli.

La sorella del marito: "Non avevano problemi

La sorella del marito ha spiegato in un post su Facebook:

Mio fratello e mia cognata non avevano alcun problema e non erano tristi. Sono persone piene di vita, che hanno sempre scherzato. Leggo “giornali” scrivere che ci hanno avvisato che hanno avuto un imprevisto: questa cosa è falsa! Nessuna chiamata, nessun imprevisto. Era assolutamente normale il fatto che andassi a scuola calcio per prendere mio nipote. Evitiamo di far circolare fake news, grazie.

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