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Omicidio Rosa Gigante, mamma di Donato De Caprio

Cosa ha detto il tiktoker Donato De Caprio a Bruno Vespa sull’omicidio della madre

Il salumiere tiktoker sceglie Bruno Vespa per parlare della sua tragedia familiare. Il mistero sulla fede matrimoniale mai trovata.
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A 48 ore dal l’omicidio della madre, Donato De Caprio, il salumiere-imprenditore celebre sul social TikTok, sperimenta un tipo di esposizione mediatica di cui avrebbe fatto volentieri a meno. In queste ore Donato si era sottratto ad ogni richiesta di intervista.

Ma ieri, accompagnato dal suo avvocato, Hillary Sedu, ha deciso di parlare della morte della mamma, Rosa Gigante, 73 anni, ammazzata in casa sua a Pianura, periferia Ovest di Napoli, rispondendo alle domande di Bruno Vespa, nella seconda parte del talk show “Porta a Porta” su Rai 1, dopo una lunga parte nella quale si discuteva di fatti di politica e governo.

Donato, ancora sotto choc, ha ripercorso le fasi di quella orribile mattina chiarendo : «No, non mi sono fatto un'idea del perché sia successo» e affermando di non credere che l'omicidio possa essere frutto della gelosia per il suo successo su TikTok. Ha ripercorso le ore immediatamente precedenti il fatto di sangue, per il quale oggi, è sottoposta a fermo la vicina di casa della vittima:

Io stavo lavorando, ho avuto una telefonata da mio figlio che la nonna non si sentiva bene, mio figlio non riusciva a parlare perché è un bambino, e la signora del piano di sotto mi ha detto, vieni a casa che tua mamma non sta bene.

Una volta arrivato a casa non ho avuto nemmeno il tempo di vederla né di entrare perché c'era già la polizia che aveva sbarrato tutto.  Mia madre era non vedente, una patologia certificata da più medici.  Apriva la porta solo a noi familiari.

Donato parla anche della fede matrimoniale della donna: «Lei la fede non se la toglieva mai,  nemmeno quando si lavava. Non è stata ritrovata». Ipotesi che secondo l'avvocato Sedu potrebbe suggerire un furto con complicità di qualcuno:

 Non escludiamo  che la presunta assassina abbia agito con la complicità di qualcuno, e riteniamo anche che l'indagata sia salita a casa della vittima per compiere un furto, pensando che la povera Rosa custodisse i frutti del successo del figlio.

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Oggi alle 10, davanti al gip di Napoli Tommaso Perrella, l'udienza di convalida del fermo di pubblico ministero (sostituto procuratore Maurizio De Marco) notificato dalla Squadra Mobile di Napoli guidata da Alfredo Fabbrocini alla 47enne Stefania Russolillo, vicina di casa di Rosa, madre del salumiere-imprenditore, titolare del negozio "Con mollica o senza?". Russolillo, difesa dall'avvocato Raffaello Scelsi, è gravemente indiziata dell'omicidio della 72enne. La donna aveva reso una parziale confessione agli inquirenti, poi ritrattata e sostituta da una serie di “ «non ricordo» ed attualmente è detenuta nel carcere femminile di Pozzuoli.

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