Cosa c’era a Napoli prima di Napoli? In tv la città del sottosuolo
Napoli prima di Napoli, partendo dalle viscere della città porosa, dal suo tufo, dalle dominazioni alle guerre fino ai progetti di sviluppo che a vario titolo hanno scavato sottoterra, Napoli racconta la sua storia. In “Italia. Viaggio nella bellezza” – il programma di Rai Cultura realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, in onda stasera lunedì 17 aprile alle 22.10 su Rai Storia, gli archeologi impegnati da decenni a scavare nelle viscere della città, parlano dell’ultima e più importante campagna di scavo, quella legata alla costruzione della nuova linea metropolitana.
Gli scavi archeologici a Napoli
L'archeologia urbana a Napoli è stata motivata da eventi traumatici come i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il terremoto del 1980 e la costruzione della metropolitana. Opere e scavi hanno portato alla scoperta del primo nucleo abitativo, Parthenope, risalente al VII secolo a.C. Questo ha dato vita alla città di Neapolis, che ha conservato la sua grecità anche sotto il dominio romano, come dimostrano le strade del centro storico, come via dei Tribunali e via Anticaglia. Queste strade corrispondono agli stenopoi e platēiai della città greca e rappresentano ancora il cuore di Napoli.
L'antica Neapolis conserva e nasconde sotto terra le sue tracce. Come l’ipogeo dei Cristallini, esempio di necropoli greca riportata all’antico splendore da un lavoro di restauro e manutenzione che ne ha permesso l’apertura al pubblico dal 1° luglio 2022. C’è dunque un passato che non muore e resta inscritto nell’oggi.
La puntata di "Italia. Viaggio nella bellezza" porterà gli spettatori nei depositi archeologici di Santa Maria Agnone e di Piscinola, laddove sono conservate le prime testimonianze di Parthenope, manufatti e tracce della presenza greca nel primo nucleo fondativo.