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Corteo Palestina alla Rai di Napoli, 5 mesi dopo l’obbligo di firma per 4 manifestanti e 18 denunce

Obbligo di firma per alcuni partecipanti alla manifestazione pro-Palestina di cinque mesi fa a Napoli. Presidio degli attivisti fuori la Questura.
A cura di Redazione Napoli
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Cinque mesi dopo la manifestazione pro-Palestina del 13 febbraio davanti alla sede Rai di Napoli, sfociata in tafferugli con le forze dell'ordine, arrivano i provvedimenti nei confronti di una serie di attivisti: obbligo di firma 3 volte a settimana per 4 persone e 18 denunce complessive. Lo comunicano attivisti del laboratorio Iskra, uno dei soggetti promotori delle manifestazioni: «Alle 6 di stamani la polizia è andata a casa di 4 compagni per notificare l'applicazione dell'obbligo di firma e contestare vari reati per la manifestazione in solidarietà al popolo palestinese del 13.02 di quest'anno fuori la sede della Rai di Napoli». Le persone oggetto dei provvedimenti sono stati condotti in Questura, negli uffici della Digos, per la notifica delle misure restrittive. SìCobas, Iskra e disoccupati organizzati hanno disposto un presidio di protesta fuori la questura in via Medina. «Ancora una volta – commentano gli attivisti – la repressione attacca chi si oppone al genocidio di un intero popolo per mano dell'entità sionista, chi lotta contro l'escalation bellica , il carovita , la disoccupazione».

In una nota la Procura della Repubblica di Napoli retta da Nicola Gratteri illustra nello specifico cosa è accaduto:

È stata disposta la misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di quattro indagati, gravemente indiziati dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. In particolare, ai quattro indagati è contestato di aver partecipato, unitamente ad altri soggetti, a una violenta azione attuata nei confronti degli appartenenti alle forze di polizia durante una manifestazione organizzata all'ingresso della sede Rai di Napoli il 13 febbraio 2024.

Questa la ricostruzione delle forze dell'ordine che si è avvalsa dall'analisi di video a disposizione:

Il giorno della manifestazione, dunque, verso le ore 9:00 il personale della Polizia di Stato veniva dislocato a presidio dei tre ingressi pedonali e carrabili della Rai. Veniva predisposto, dal personale della Polizia Scientifica, un servizio di video-registrazione finalizzato a riprendere e cristallizzare le fasi salienti dell'iniziativa.

Verso le ore 11:00 circa giungevano sul posto circa 250 manifestanti e successivamente un gruppo composto da 50 dimostranti, compatti dietro uno degli striscioni, cominciava ad avanzare in direzione dell'ingresso della RAI, occupando la sede stradale con il chiaro e inequivocabile intento di accedere alla struttura.

Al fine di evitare l'accesso in massa non autorizzato, il Dirigente del servizio provvedeva alla chiusura completa del cancello scorrevole di accesso alla struttura, fino a quel momento rimasto socchiuso per consentire l'ingresso dei dipendenti agli studi televisivi.

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