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Corruzione a Pozzuoli per gli appalti al Rione Terra: arrestati l’ex sindaco Figliolia e Nicola Oddati

Inchiesta della Procura per concorso in corruzione, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti. Tra gli arrestati anche l’ex presidente Enit, Giorgio Palmucci.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A sinistra l'ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. A destra, Nicola Oddati
A sinistra l'ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. A destra, Nicola Oddati

Bufera a Pozzuoli, in provincia di Napoli, per l'inchiesta della Procura sulla corruzione negli appalti al Rione Terra. Arrestati, tra gli altri, l'ex sindaco democrat Vincenzo Figliolia e l'ex dirigente Pd Nicola Oddati, oggi dirigente di staff in Regione Campania, l'ex presidente Enit Giorgio Palmucci, attuale vicepresidente di Confindustria Alberghi, e l'imprenditore Salvatore Musella, destinatari di ordinanza cautelare di custodia in carcere.

Sono tra le 11 persone – tra amministratori pubblici, imprenditori e politici – destinatarie a vario titolo di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica, guidata da Nicola Gratteri, Sezione Seconda “Reati contro la Pubblica Amministrazione”, procuratore aggiunto Sergio Ferrigno, sostituti procuratori Immacolata Sica e Stefano Capuano. Le misure sono state notificate questa mattina dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza.

Nei guai 11 amministratori, politici e imprenditori

I destinatari sono gravemente indiziati, a vario titolo, di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti. Delle 11 persone, 4 sono state sottoposte alla custodia in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 5 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le notifiche sono state eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e da personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli.

Bufera nel Pd

I presunti illeciti sono stati scoperti dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Napoli, nell'ambito di un'altra attività investigativa che era in corso su presunte turbative nella gara relativa alla concessione pluriennale del Rione Terra di Pozzuoli per la gestione di un grande complesso turistico-alberghiero.

L'inchiesta vede coinvolti, tra gli altri, l'ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, e l'ex dirigente Pd, Nicola Oddati. Oddati, all'epoca dei fatti, era nella segreteria nazionale Pd, considerato uno degli uomini di fiducia di Nicola Zingaretti, nonché componente della Direzione Nazionale del Pd. Attualmente è dirigente della Regione Campania con ufficio a Roma e il compito di curare i rapporti istituzionali dell’ente regionale con la Conferenza delle Regioni. Tra gli arrestati figurano anche  Giorgio Palmucci, ex presidente di Enit – Agenzia Nazionale del Turismo e componente della commissione valutatrice delle offerte per l'aggiudicazione della concessione relativa alla riqualificazione del Rione Terra a Pozzuoli, e l'imprenditore Salvatore Musella.

Gli arresti ai domiciliari riguardano due collaboratori dell'imprenditore Musella: si tratta di Salvatore Della Corte e Gianluca Flaminio. L'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria invece è stato notificato Giovanni Bastianelli, all'epoca dei fatti direttore esecutivo dell'Enit, al dipendente del comune di Pozzuoli Angelo Tortora, ritenuto collaboratore di Figliolia, ad Antonio Carrabba, collaboratore di Musella e a Sebastiano Romeo, ex consigliere della Regione in Calabria e candidato a segretario provinciale del Pd a Reggio Calabria, e a Luciano Santoro, anche lui del Partito Democratico, candidato alla segreteria Provinciale Pd di Taranto, ex assessore comunale a Grottaglie ed ex consigliere provinciale a Taranto.

L'inchiesta della Procura

Il provvedimento del Gip arriva al termine di articolate indagini che avrebbero fatto emergere turbative nella gara per la concessione del Rione Terra di Pozzuoli, un'ipotesi di corruzione per ottenere l’aggiudicazione di un'altra pubblica concessione e delle intermediazioni illecite sia per l’affare della conversione in una struttura alberghiera del Rione Terra, sia per ulteriori appalti pubblici. Il provvedimento eseguito, è bene precisare, è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, che i destinatari potranno impugnare. Gli indagati vanno considerati presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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