Corruzione a Pozzuoli, Nicola Oddati torna a casa: revocati gli arresti domiciliari
Revocati gli arresti domiciliari a Nicola Oddati, ex dirigente Pd, indagato dalla Procura della Repubblica di Napoli nell'ambito di un'inchiesta su appalti e corruzione per la riqualificazione del Rione Terra di Pozzuoli. Tra gli altri indagati anche l'ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, l'ex presidente dell'Enit Giorgio Palmucci e l'imprenditore Salvatore Musella. Oddati era stato arrestato e portato in carcere il 15 gennaio scorso, 4 giorni dopo gli erano stati concessi i domiciliari.
Accolta la richiesta degli avvocati
Venerdì scorso la decisione della revoca dei domiciliari da parte del gip del Tribunale di Napoli, che ha accolto la richiesta presentata dai legali difensori, gli avvocati Paola Balducci e Vittorio Giaquinto. La revoca della misura cautelare emessa venerdì è stata notificata oggi ad Oddati, a Battipaglia (Salerno) anche in relazione alle condizioni di salute della figlia che si trova invece a Napoli.
Il processo con rito immediato ad aprile
Il 9 aprile, intanto, è fissato il processo con rito immediato davanti al giudice della settima sezione penale del Tribunale di Napoli. Il decreto di giudizio immediato del giudice per le indagini preliminari di Napoli, Antonio Baldassarre, emesso su richiesta della Procura – sostituto procuratore Stefano Capuano – riguarda l'ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, l'imprenditore Salvatore Musella e l'ex politico Nicola Oddati.
L'indagine della Procura di Napoli
A Figliolia, ex primo cittadino di Pozzuoli, i magistrati contestano di avere ricoperto il ruolo di garante degli accordi collusivi per l'aggiudicazione di una gara all'impresa di Musella in cambio di somme di denaro, assunzioni e altre utilità. All'imprenditore Musella, invece, di essere il promotore dei presunti accordi collusivi. Ad Oddati, infine, in qualità di dirigente della Regione Campania e componente della direzione nazionale del Pd, di avere favorito Musella nella ricerca di relazioni e contatti per l'aggiudicazione degli appalti presso diverse amministrazioni pubbliche. Tutti gli indagati avranno modo di chiarire la propria posizione nel prosieguo dell'attività giudiziaria.