Morto di Covid il vescovo di Caserta Giovanni D’Alise: complicazioni polmonari
Il vescovo di Caserta, Giovanni D'Alise, è morto questa notte per complicazioni polmonari legati al contagio da Coronvirus. Il prelato era ricoverato all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano dal 30 settembre scorso, dopo essere risultato positivo al Covid- 19.
Morto il vescovo di Caserta Giovanni D'Alise, era positivo al coronavirus
Il vescovo era stato sottoposto a tampone dopo che aveva accusato alcune linee di febbre. In un primo momento le sue condizioni sembravano buone, ma era stata comunque trattenuto in ospedale in via precauzionale. In seguito il 72enne aveva accusato difficoltà respiratorie che sono progressivamente aumentate negli ultimi giorni. Il quadro clinico è quindi peggiorato fino al decesso, avvenuto le scorsa notte. D'Alise era stato nominato vescovo della diocesi di Caserta 6 anni fa.
Aveva 72 anni, il decesso provocato da complicazioni polmonari
Monsignor Giovanni D'Alise era uno dei volti "storici" della Chiesa Cattolica campana. Classe 1948, napoletano di nascita ma cresciuto nel territorio acerrano, è stato parroco nella provincia casertana a ridosso di quella di Napoli fin dalla prime sacre investiture. Storico collaboratore del vescovo casertano Antonio Riboldi (scomparso nel 2017), in seguito fu nominato vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia (subentrando a monsignor Gennaro Pascarella, che si era spostato nella diocesi di Pozzuoli) da Papa Giovanni Paolo II, quindi nel 2014 era stato scelto scelto come vescovo di Caserta da Papa Francesco, dopo il decesso del vescovo titolare casertano Pietro Farina avvenuto pochi mesi prima.
La provincia di Caserta si conferma una delle zone più colpite dalla nuova ondata di contagio, mentre tutta la Campania fa registrare il record di nuovi casi.