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Covid 19

In Campania tornano le code di ambulanze davanti agli ospedali Covid. Accade a Scafati (Salerno)

A Scafati, nel Salernitano, il Covid Hospital ha di nuovo le file di ambulanze all’ingresso, primo indice di una nuova ondata di contagi da Coronavirus e di una ulteriore, drammatica, impennata dei ricoveri. L’infermiera del nosocomio si sfoga: “Contiamo i morti come birilli, smettetela di dire che sono numeri gonfiati”.
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A Scafati, davanti al Covid Hospital "Mauro Scarlato" del popoloso centro salernitano, tornano a vedersi le drammatiche code di ambulanze in attesa di entrare nella struttura. Un indice inequivocabile della ripresa dei ricoveri. In zona – parliamo dell'area a Nord di Salerno – c'è una impennata di contagi: a Scafati nelle ultime ore sono stati documentati dal Comune 92 nuovi positivi. In tutti i popolosi  comuni dell'Agro Nocerino Sarnese, sono 259, invece, i contagi individuati: oltre la metà rispetto all'intera provincia (440).

La questione è talmente evidente che ne parlano anche gli operatori sanitari impegnati senza soluzione di continuità nel nosocomio del Salernitano. Silvia, infermiera, si sfoga sui social. Su Facebook racconta la giornata di ieri, passata a contare decessi.

Li contiamo come birilli, oggi poi al lavoro è stata una giornata particolarmente nera… di sacchi neri! Lo dico in modo cosi brutale perché sono stanca di sentire ancora che è ‘tutto montato', che i numeri non sono reali e che le ambulanze fuori sono foto vecchie. Addirittura qualcuno parla di terrorismo psicologico! Scusateci se vi terrorizziamo! Voi fate l'aperitivo che noi continuiamo a contare…Se non volete farlo per voi, fatelo per noi!

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A Salerno nei giorni scorsi Fanpage.it ha documentato una situazione nuovamente critica all'ospedale Ruggi d'Aragona. Invece, ieri, alla vigila della zona rossa Covid disposta in Campania, il Direttore dell’Azienda Ospedaliera dei Colli a Napoli, Maurizio di Mauro ha spiegato che gli ospedali Monaldi e Cotugno sono pieni, ma c«he l’assistenza verrà garantita a tutti« La rete regionale, spiega il Dg, sta reggendo: «Smentisco che possa venir meno l’assistenza sanitaria nella nostra regione».

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