video suggerito
video suggerito
Covid 19

Coronavirus Campania, mascherina obbligatoria all’aperto, il rischio di una nuova ordinanza

La Campania rischia di tornare con l’obbligo delle mascherine all’aperto: ci sono piccoli centri di villeggiatura i cui sindaci lamentano eccessivi assembramenti soprattutto nelle ore notturne, nei luoghi di ritrovo, cioè piazze e localini. A Capri già è tornato l’obbligo della mascherina nel fine settimana, ma altri centri balenari potrebbero presto seguire l’esempio. De Luca: “Se c’è una moltiplicazione di contagi diverrà inevitabile, mi auguro sinceramente di no”.
A cura di Redazione Napoli
5.560 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

C'è il rischio di una nuova ordinanza regionale anti-Coronavirus in Campania che potrebbe imporre nuovamente la mascherina nei luoghi aperti. Alcuni sindaci, come quello di Capri, hanno già provveduto, altri – sempre nei piccoli borghi della Costiera o nelle Isole del Golfo – ci stanno pensando. Ieri il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca il cui "stile lanciafiamme" è ormai parte integrante della sua campagna elettorale in vista delle consultazioni di settembre, ha già fatto sapere che l'ipotesi non è peregrina ma nemmeno imminente: «Se c'è una moltiplicazione di contagi diverrà inevitabile, mi auguro sinceramente di no. L'importante, lo dico ai giovani, è che quando vi incontrate la sera e state uno addosso all'altro quello è il momento nel quale bisogna indossare la mascherina – ha spiegato – quando si passeggia in luoghi aperti si può stare senza»,

La questione è semplice: la pandemia da Covid ha portato molti campani a non uscire dalla regione per le vacanze estive 2020 che solitamente si concentrano a luglio agosto e parte di settembre. Contemporaneamente molti italiani del centro-Nord hanno scelto di non andare all'estero e villeggiare sulle coste nostrane,anche quelle campane, in particolare le isole del golfo, la Costiera Sorrentina, quella Amalfitana e il Cilento. Risultato: la Campania è piena di persone nei luoghi di villeggiatura e trattandosi di piccoli borghi il distanziamento sociale – misura ancora obbligatoria nell'ambito delle inizative anti contagio da Coronavirus – è difficile da far rispettare. Prendiamo come esempio i  mini bus che a Procida e Capri consentono ai visitatori di spostarsi: sono piccoli e insufficienti già normalmente, figuriamoci con le norme attuali. Idem le spiagge che sono prese d'assalto ma dove deve vigere un distanziamento stabilito da decreti e innumerevoli norme, frutto di tante trattative. Poi il tema della movida notturna: baretti e piazzette strapiene di persone (Capri è un esempio lampante) e il risultato è una percentuale di rischio che va aumentando, anche se i numeri fortunatamente sono contenuti al momento, lo dicono i bollettini quotidiani. «Nessuno ci garantisce quando entriamo in un bar, non sappiamo chi è entrato prima di noi, ci vuole molta molta prudenza – ribadisce De Luca -. Dobbiamo evitare di bere dagli stessi bicchieri o bottiglie, non è che se lo facciamo siamo dei fenomeni. Un po' di pazienza e responsabilità e andremo avanti», afferma, promettendo la chiusura di quegli esercizi commerciali che non rispettano le norme Covid.

5.560 CONDIVISIONI
32834 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views