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Covid Campania, errore nell’ordinanza della Regione: divieto di asporto dalle ore 22.30

“In Campania il divieto di asporto per i ristoranti, i bar e gli altri locali della ristorazione scatta alle ore 22,30”. La Regione chiarisce uno dei punti dell’ultima ordinanza numero 86 firmata ieri sera dal governatore Vincenzo De Luca che aveva suscitato più polemiche tra i gestori dei locali. Con un chiarimento diffuso oggi ha infatti fissato un orario a partire dal quale scatta il divieto di asporto, ossia della possibilità del cliente di andare in pizzeria per comprare la pizza e portarsela a casa.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"In Campania il divieto di asporto per i ristoranti, i bar e gli altri locali della ristorazione scatta alle ore 22,30". La Regione chiarisce uno dei punti dell'ultima ordinanza numero 86 firmata ieri sera dal governatore Vincenzo De Luca che aveva suscitato più polemiche tra i gestori dei locali. Con un chiarimento diffuso oggi ha infatti fissato un orario a partire dal quale scatta il divieto di asporto, ossia della possibilità del cliente di andare in pizzeria per comprare la pizza e portarsela a casa. Nella prima versione dell'ordinanza pubblicata ieri, l'orario non era indicato e si parlava solo del divieto di fare asporto, adesso invece è stato specificato che si potrà fare l'asporto fino alle 22,30.

La Regione Campania: asporto consentito fino alle 22,30

Ecco la rettifica dell'ordinanza numero 86 fatta dalla Regione Campania: "Si comunica che, per mero errore materiale, nel punto 1.4, primo periodo, del dispositivo dell’Ordinanza indicata in epigrafe – pubblicata sul BURC n.212 del 26 ottobre 2020 – prima delle parole “è fatto divieto”, risultano omesse le parole “ dalle ore 22,30 ”. Il testo corretto del dispositivo di cui al menzionato punto 1. 4 risulta, pertanto, essere il seguente: “1.4. fatto salvo quant’altro previsto dal DPCM 24 ottobre 2020, a tutti gli esercizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili), dalle ore 22,30 è fatto divieto di vendita con asporto. Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto. La consegna a domicilio è comunque ammessa, con possibilità di disporre la partenza dell’ultima consegna fino alle ore 23,00;”. Si ripubblica il testo della Ordinanza rettificato.

La prima versione dell'ordinanza pubblicata ieri, invece, recitava così: "fatto salvo quant’altro previsto dal DPCM 24 ottobre 2020, a tutti gli esercizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili), è fatto divieto di vendita con asporto. Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività, nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto. La consegna a domicilio è comunque ammessa, con possibilità di disporre la partenza dell'ultima consegna fino alle ore 23″.

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