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Covid 19

Coronavirus, allarme del Cotugno: “Aumento dei ricoveri in terapia intensiva: molti giovani gravi”

Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale Cotugno, a Fanpage.it: “I ricoveri per Coronavirus sono aumentati. Stiamo rivedendo situazioni alle quali avevamo assistito nel mese di marzo, come severità di patologia e come quadri radiologici. Ma soprattutto mentre a marzo erano soggetti anziani, tra virgolette, questi che stiamo vedendo adesso sono molto più giovani. Nella fascia tra i 30 e i 60 anni. La gente non ha più paura, invece deve mettere la mascherina e usare tutte le accortezze”.
Intervista a Dott. Nicola Maturo
Responsabile del Pronto Soccorso dell'Ospedale Cotugno di Napoli
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono 15 i ricoverati all'Ospedale Cotugno di Napoli positivi conclamati al Coronavirus. Di questi almeno 3 sono gravi. Un numero quasi raddoppiato rispetto alla scorsa settimana. “La novità – spiega a Fanpage.it il dottor Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso dell'Ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per la lotta al Covid19 – è che i casi gravi non colpiscono più gli anziani, ma soprattutto i giovani, nella fascia di età tra i 30 e i 55 anni”.

Dottore, è preoccupante questa recrudescenza?

“Sicuramente i ricoveri sono aumentati. Stiamo rivedendo situazioni alle quali avevamo assistito nel mese di marzo, come severità di patologia come quadri radiologici. Ma soprattutto mentre a marzo erano soggetti anziani, tra virgolette, questi che stiamo vedendo adesso sono molto più giovani.

Di che fascia?

"Sta variando dai 30 anni ai 55-60".

Sono soggetti che presentano gravità?

"Sì".

Come si spiega?

"Difficile dare una spiegazione. Sicuramente il virus continua a circolare e c'è poca attenzione da parte della gente comune ma anche delle autorità che devono fare i controlli, forse, e quindi purtroppo la gente continua a infettarsi. Ma forse anche perché gli anziani hanno più paura, rispetto ai giovani, e sono più attenti. Basta fare un giro per Napoli. Purtroppo la gente pare che si sia dimenticata tutto. Non ha più paura".

È possibile che il virus sia mutato?

"No, il virus non è cambiato".

Si stanno sperimentando nuove terapie?

"Per il momento stiamo usando quelle utilizzate a maggio-giugno quando c'erano ancora pochi casi. L'idrossiclorochina è stata messa da parte. Stiamo usando come antivirale il remdesivir, e una associazione tra idrocortisone e eparina, un anticoagulante, e, se è il caso, anche assistenza respiratoria".

Quali raccomandazioni per evitare il contagio?

"Usare la mascherina possibilmente e lavarsi le mani il più spesso possibile. Ed evitare raduni eccessivi e promiscuità, come feste e banchetti senza mascherina".

Al Pronto Soccorso i posti in terapia sono sufficienti?

"Per l'Ospedale Cotugno erano stati previsti tre scenari, uno iniziale, che stiamo vivendo adesso, in cui erano stati destinati al Covid19 18 posti di ricovero regolare, 8 di terapia sub-intensiva e 8 di intensiva, per un totale di 32 posti letto. Stiamo arrivando ora in seconda fascia in cui i posti vengono raddoppiati: da 16 si passa a 32 per il ricovero ordinario, 16 di sub-intensiva e 16 di intensiva. La terza fascia prevede tutto l'ospedale. Ma per il Covid ci sono anche l'Ospedale del Mare, il Loreto Mare, 40 posti letto del Cardarelli che al momento sono poco usati".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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