Cosa è il coprifuoco in Campania e perché serve a ridurre i contagi Covid-19

La Campania ha una curva esponenziale dei contagi da Nuovo Coronavirus. Dunque era inevitabile già da giorni che si arrivasse ad una serie di provvedimenti di obblighi (mascherine) e chiusure progressive: prima le scuole e le università, poi le limitazioni di orario ai locali e notturni, ora il coprifuoco alle ore 23, cioè una limitazione serale di commercio e spostamenti. Il prossimo passo potrà essere solo il lockdown ovvero la chiusura totale di attività pubbliche e spostamenti.
Ma come si sostanzia esattamente questo coprifuoco in Campania? Attendiamo l'ordinanza regionale di Vincenzo De Luca, tuttavia alcune cose sono già chiare: chiusura di tutte le attività pubbliche e commerciali (tranne le farmacie) e il divieto di spostamenti tra le 23 e le 5 del mattino. Potranno spostarsi solo i trasporti pubblici, le forze dell'ordine i mezzi di soccorso, i taxi che funzioneranno per le emergenze motivate e i privati che potranno validamente motivare la necessità di stare in strada nelle ore del coprifuoco notturno. Dunque è probabile che sarà reso noto un modulo di autocertificazione per gli spostamenti, sulla falsariga di quanto disposto nei mesi scorsi.
La ratio dell'ordinanza di coprifuoco in Campania è bloccare ogni attività notturna ritenuta non fondamentale: locali e bar notturni soprattutto per rallentare le interazioni tra persone e sperare di abbassare, la curva del contagio che è in piena impennata. La Regione Campania non potrà decidere il tutto con una singola ordinanza ma dovrà metterla nero su bianco e sottoporla al governo nazionale per avere il via libera nell'applicazione. Dunque, dopo le 23, ogni giorno e probabilmente almeno fino alla prima settimana del mese di novembre, non ci sarà possibilità per i locali di divertimento di stare aperti.