Controlli alle bici elettriche: 8 su 10 fuori legge, multe per 160mila euro
Su 40 biciclette elettriche controllate, ben 32 erano state modificate, ovvero l'80%: motori potenziati e manopola dell'acceleratore, che le facevano rientrare nelle categorie dei veicoli da immatricolare. Un espediente per non pagare l'assicurazione e per guidarle senza patentino e casco, che però costerà caro ai proprietari: sono state emesse multe per 160mila euro. È il bilancio dei controlli eseguiti dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli nella penisola sorrentina col supporto della Motorizzazione civile di Bari, che è dotata di una piattaforma per le verifiche tecniche.
L'operazione segue quella effettuata nei giorni scorsi a Capri, quando le ebike non a norma erano state 27 su 44, ovvero poco più del 61%. In campo, questa volta, sono scesi i carabinieri della Compagnia di Sorrento, con pattugliamenti e posti di controllo lungo lungo le strade principali e nei centri abitati.
Le biciclette elettriche, altrimenti dette ebike, non possono superare la velocità di 25 chilometri all'ora; la potenza dipende chiaramente dal motore, che non deve superare i 250 W e che interrompe l'assistenza una volta raggiunta la velocità limite. Inoltre, il movimento è legato alla pedalata: la manopola dell'acceleratore non è prevista ed è una delle modifiche illegali più diffuse. Devono infine sempre esserci, come prevedono le normative, il marchio CE e una dichiarazione CE, che indicano la conformità alle direttive comunitarie.
Alcune delle ebike sottoposte ai controlli in penisola sorrentina andavano ben oltre la velocità consentita: arrivavano a 40 chilometri all'ora, sfiorando quindi il limite per i centri urbani di 45 chilometri orari fissato per i ciclomotori e avvicinandosi a quello, di 50, per le automobili. Molti dei cittadini sanzionati hanno affermato di non conoscere le limitazioni.