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Covid 19

Contagiato dalla variante omicron di rientro dall’Africa: chi è il paziente zero in Italia

Dirigente Eni di Caserta 48enne è il “paziente zero” della variante Omicron è rientrato dall’Africa l’11 novembre. Oggi i risultati sui tamponi dei 5 familiari.
A cura di Pierluigi Frattasi
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È un dirigente dell'Eni 48enne che vive a Caserta il "paziente zero" della nuova variante Omicron del virus Sars-Cov2 scoperta in Sud Africa, quella che desta maggiori preoccupazioni nel mondo sanitario scientifico, per la presenza di numerose varianti nella proteina spike, ma per la cui contagiosità bisognerà aspettare l'esito degli studi nei prossimi giorni. Il manager era di rientro dal Mozambico ed era già vaccinato con due dosi. Ha scoperto di essere positivo a Milano quando l’azienda per la quale lavora l’ha sottoposto ad un tampone molecolare, poi sequenziato presso l’istituto Sacco del capoluogo lombardo. L'uomo avrebbe anche dei sintomi ma lievi.

Entro oggi i risultati del sequenziamento sui tamponi dei 5 familiari

Contagiati anche i suoi 5 familiari conviventi: la moglie, i due figli piccoli e i due suoceri. Ieri sera ai laboratori di analisi dell'ospedale Cotugno di Napoli si era in attesa dei 5 campioni dei tamponi eseguiti sui familiari nelle ultime ore per il sequenziamento. I risultati sono attesi entro oggi. Normalmente, infatti, il sequenziamento del Coronavirus impiega giorni, ma la Cotugno sono dotati di un macchinario in grado di sequenziare entro 24 ore.

Il viaggio: Africa, Roma, Caserta, Napoli, Milano

Per il paziente zero è subito partito il tracciamento dei contatti da parte del dipartimento di prevenzione dell'Asl e sono state ricostruite tutte le tappe dei suoi spostamenti in Italia da quando ha fatto rientro dall'Africa. L’uomo, come detto, vive con la moglie, due figli piccoli e due congiunti nel Casertano. L’11 novembre è partito dal Mozambico per rientrare in Italia, è atterrato all’aeroporto di Roma Fiumicino. Da qui, si è trasferito in auto a Caserta. Prima di partire aveva già fatto un tampone risultato negativo. A Caserta è rimasto per 3 giorni.

Lunedì 15 novembre è partito alla volta della sede dell’azienda di Milano, ed era ancora asintomatico, dall’Aeroporto di Napoli Capodichino è sbarcato a Milano Linate in serata, ed ha trascorso una notte, poi, in un hotel del capoluogo lombardo, raggiunto con un'auto noleggiata dall'azienda. Qui ha cenato da solo, in una sala dove c'era soltanto un'altra persona seduta molto distante e non avrebbe avuto contatti con il personale dell'hotel.

La mattina del 16 novembre si è recato in ospedale per sottoporsi ad un nuovo tampone molecolare richiesto dall'azienda prima di ripartire per una nuova missione in Africa. Quindi si è recato in auto presso un altro ospedale per degli esami medici programmati per i dipendenti Eni e ancora in un'altra struttura ospedaliera per altre visite, indossando sempre la mascherina. Lo stesso giorno è ripartito per Fiumicino dove si sarebbe dovuto imbarcare per l'Africa. Ma durante il viaggio gli è stata comunicata la positività del tampone fatto in mattinata, così ha deciso di proseguire per Caserta senza fermarsi. Il tampone di Milano è stato sequenziato presso l’Istituto Sacco e risulta essere compatibile con la variante omicron del Coronavirus Sars Cov 2.

Qui anche i suoi familiari sono sottoposti a tampone e sono risultati positivi. In queste ore sono sequenziati al Cotugno i campioni dei tamponi dei 5 familiari conviventi positivi, mentre è già partito il tracciamento dei contatti. I compagni di classe dei figli sono stati sottoposti al primo tampone e sono risultati negativi, dovranno eseguire un secondo tampone dopo 5 giorni come prevede la nuova normativa nazionale di novembre per i contagi nelle scuole.

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