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Consiglio regionale della Campania, come nasce l’indagine della Corte dei Conti e chi è coinvolto

Chi sono i 17 tra politici e dirigenti chiamati a dedurre dalla Corte dei Corti per sospetto danno erariale da 3,7 milioni di euro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un danno erariale da 3,7 milioni di euro: è l'ipotesi avanzata dalla Corte dei Conti nei confronti di 17 tra dirigenti e consiglieri regionali della Campania. Tra questi anche nomi noti come il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero (Partito Democratico), Vincenzo Maraio (Partito Socialista Italiano), Rosa D'Amelio (ex presidente del Consiglio Regionale della Campania), Massimo Grimaldi (consigliere regionale oggi in Fratelli d'Italia) e Valeria Ciarambino (Movimento Cinque Stelle).

L'ipotesi è che la Regione Campania avrebbe erogato a coordinatori amministrativi dei gruppi consiliari e ai responsabili di segreteria delle commissioni consiliari "un illecito trattamento economico accessorio equiparato a quello dirigenziale". In parole povere, compensi maggiori a quelli che avrebbero potuto essere erogati, secondo la Corte dei Conti, a persone "prive di un profilo professionale adeguato in contrasto con la riserva di competenza esclusiva assegnata in materia al legislatore statale, con il contratto collettivo nazionale di lavoro e con la stessa normativa regionale intervenuta a partire dal 2021 nonché in violazione ed elusione del giudicato costituzionale", come spiegato dagli stessi inquirenti.

Il riferimento è quello alla Corte Costituzionale, che nel 2019 considerò "incostituzionale" alcune disposizioni normative della Regione Campania che attribuivano ricchi "bonus" a questi profili: una sentenza che sarebbe stata ignorata, portando dunque alla loro erogazione che è finita al centro delle indagini da parte della Corte dei Conti, che ora ha invitato a dedurre, ovvero a fornire spiegazioni, le 17 persone coinvolte.

Chi sono i coinvolti nell'indagine della Corte dei Conti

Secondo la Corte dei Conti, il danno erariale totale sarebbe pari a 3.688.177,41 euro, di cui 1.974.279,00 corrisposto dal 1° maggio 2019 al 30 aprile 2021 (1.485.150 euro ai responsabili di segreteria e 489.129 ai coordinatori amministrativi); a questi si aggiunge la cifra di 1.713.898,41 corrisposta dal 1° maggio 2021 al 31 dicembre 2022 (di cui 1.267.882 ai responsabili di segreteria e 446.016,41 ai coordinatori amministrativi).

Nel primo caso, quello di 1.974.279,00 corrisposto dal 1° maggio 2019 al 30 aprile 2021, i danni erariali sarebbero così ripartiti:

  • Rosa D’Amelio, all’epoca presidente del Consiglio regionale, il 20% del danno acclarato, per 394.855,80 euro;
  • Antonio Marciano, all’epoca consigliere regionale, pari al 10% del danno acclarato per 197.427,9 euro;
  • Massimo Grimaldi, consigliere regionale, pari al 20% del danno acclarato per 394.855,8 euro;
  • Vincenzo Maraio, all’epoca consigliere regionale, pari al 5% del danno acclarato per 98.713,95 euro;
  • Flora Beneduce, ex consigliere regionale, pari al 10% del danno acclarato per 197.427,9 euro;
  • Ermanno Russo, ex consigliere regionale, pari al 5% del danno acclarato per 98.713,95 euro;
  • Tommaso Casillo, ex consigliere regionale, pari al 5% del danno acclarato per 98.713,95 euro;
  • Santa Brancati, all’epoca dirigente segretario generale, pari al 10% del danno acclarato per 197.427,9 euro;
  • Lucio Varriale, dipendente regionale, pari al 15% del danno acclarato per 296.141,85 euro.

Nel secondo caso, invece, (ovvero 1.713.898,41 euro corrisposti dal 1° maggio 2021 al 31 dicembre 2022), i danni erariali sarebbero così ripartiti:

  • Gennaro Oliviero, attuale presidente del Consiglio regionale della Campania, la quota pari al 45% del danno acclarato, per 771.254,28 euro;
  • Loredana Raia, consigliere regionale, la quota pari al 5% del danno determinato, pari a 85.694,92 euro;
  • Valeria Ciarambino, consigliere regionale, la quota pari al 5% del danno determinato, pari a 85.694,92 euro;
  • Andrea Volpe, consigliere regionale, per la quota pari al 5% del danno determinato, pari a 85.694,92 euro;
  • Fulvio Frezza, consigliere regionale, per la quota pari al 5% del danno determinato, pari a 85.694,92 euro;
  • Alfonso Piscitelli, consigliere regionale, per la quota pari al 5% del danno determinato, pari a 85.694,92 euro;
  • Massimo Grimaldi, consigliere regionale, per la quota pari al 10% del danno determinato, pari a 171.389,84 euro;
  • Mario Vasco, segretario in alcune delle delibere oggetto di indagine, per la quota pari al 10% del danno determinato, pari a 171.389,84 euro;
  • Maria Salerno, direttore generale risorse umane finanziarie e strumentali, per la quota pari al 10% del danno determinato, pari a 171.389,84 euro.
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